23.09.2017 | VENTO. PER UN CICLOTURISMO CHE È PAZIENTE INOLTRARSI NEI LUOGHI

sabato 23 settembre | Centro Culturale Zavattini, ore 10.30

VENTO
per un CICLOTURISMO che è paziente inoltrarsi nei luoghi
Incontro con Paolo Pileri e Alessandro Giacomel, Politecnico di Milano

VENTO è il progetto di una dorsale cicloturistica che corre lungo il Po. Con i suoi 679 km è la più lunga in Italia. Ma VENTO non è soltanto un’infrastruttura ciclabile.

VENTO è prima di tutto un progetto di territorio perchè il cicloturismo non nasce per caso. Non basta una bici in un posto turistico. Il cicloturismo è un progetto che coinvolge un territorio ampio con l’obiettivo di rigenerarlo attivando recuperi, occupazione, identità, dignità, socialità e urbanità. Una ciclabile disegnata senza un progetto di territorio è un legame muto, funzionale a spostare qualcosa da un punto a un altro senza una visione. VENTO una visione ce l’ha ed è quella di ricucire la bellezza dei territori che attraversa rianimandone la vitalità: luoghi che hanno favole da raccontare se incontrano la meraviglia e l’incanto di occhi, gambe e pedali di chi ci passa attraverso senza scavalcarli veloce.

VENTO è un progetto di 679 km di dorsale cicloturistica lungo il fiume Po, la più lunga d’Italia, da VENezia a TOrino con una pausa a Milano. Un concetto nuovo quello di dorsale cicloturistica: un’infrastruttura leggera, sicura e continua e interconnessa che riapre al pubblico il paesaggio italiano e il piacere di visitarlo, percorrerlo, scoprirlo con il ritmo giusto della bicicletta. È il paesaggio il nostro bene culturale più prezioso, il continuum fra monumenti, città e cittadini. Ed è la bicicletta a invitare centinaia di migliaia di nuovi visitatori da tutto il mondo nel territorio delle straordinarie aree interne del nord d’Italia.
VENTO è un progetto-Paese e non solo locale: sono 679 km di ciclabile, ma sono anche 679 km di green economy e green jobs, che diventano un esempio per tutta la penisola. Centinaia di migliaia di cicloturisti potrebbero pedalare lungo VENTO, divenendo il motore di una nuova occupazione per nuove economie diffuse, sostenibili e durature. VENTO può generare 2.000 nuovi posti di lavoro e un indotto di 100 milioni di euro all’anno.

VENTO già esiste, ma solo in parte: per completarlo occorrono circa 120 milioni di euro tra opere, progetti, oneri e cantieri (il costo di 2-3 km di autostrada). VENTO sarà una pista ciclopedonale e non un itinerario in promiscuo con le auto per permettere a persone di tutte le età, esperti e non, di pedalare in sicurezza.
VENTO oggi è un progetto, ma sarà realtà tra pochi anni grazie al Protocollo d’Intesa firmato il 27 luglio 2016 tra le quattro regioni del Po (Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna e Veneto), il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo.
Non solo. VENTO è nella Legge di Stabilità 2016 ed è una delle quattro “ciclovie di priorità nazionale” per le quali il Governo italiano ha previsto un primo investimento di 91 milioni di euro a cui si sono poi aggiunti ulteriori 84 milioni di euro per lo sviluppo del sistema nazionale di ciclovie turistiche (Legge di Stabilità 2017).

un evento inserito in
Za | PENSARE CON GLI OCCHI
Programma delle iniziative per il 50° anniversario
della Biblioteca Comunale “C. Zavattini” di Luzzara
settembre – dicembre 2017

Il programma completo consultabile a questa pagina: 50 anniversario

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