30.11.2017 | BELLISSIMA, di Luchino Visconti (1951)

Lo sguardo sulla multiforme eredità culturale zavattiniana continua con il focus sul suo fondamentale contributo dato al cinema, quale sceneggiatore e teorico del neorealismo e più in generale straordinario uomo di idee e trovate cinematografiche.
Dopo le tre serate dedicate allo sceneggiato LIGABUE (Rai, 1977) di Salvatore Nocita, si prosegue con la rassegna realizzata in collaborazione con il Parma Film Festival che prevede la proiezione dei film: Quattro passi fra le nuvole (giovedì 16 novembre), Bellissima (giovedì 30 novembre) e Il Boom (giovedì 7 dicembre); tutte le proiezioni inizieranno alle ore 21.15.

giovedì 30 novembre
Centro Culturale Zavattini, ore 21.15
Proiezione del film
BELLISSIMA
Regia di Luchino Visconti (1951)
in collaborazione con Parma Film Festival

TRAMA Un annuncio della radio nel corso di un concerto dà notizia che il regista Alessandro Blasetti cerca a Roma una bambina per una parte in un film. Ciò fa accorrere a Cinecittà una folla di madri e figlie tra le quali la popolana Maddalena Cecconi con la figlioletta Maria, per la quale la madre sogna una ascesa sociale, tramite una carriera di artista alla quale lei aveva inutilmente aspirato in gioventù. Le speranze della madre, che non di rado si dà delle arie davanti a tutti, sono spesso oggetto di derisione da parte dalle vicine di casa, ma soprattutto fonti di crescenti tensioni con il marito Spartaco, al quale Maddalena inizialmente tiene nascosti i suoi propositi.

Bellissima Il film nasce da un soggetto di Cesare Zavattini, più volte rielaborato. Secondo Lino Miccichè, esistono infatti tre versioni del soggetto, tra loro alquanto diverse, che poi hanno dato vita ad una ulteriore versione, quella alla base del copione, alla quale però Zavattini non aveva più lavorato. Tutte le valutazioni di Bellissima ruotano attorno al presunto abbandono, da parte di Visconti, del neorealismo, di cui, soprattutto dopo La terra trema veniva considerato uno dei massimi interpreti.

Soggetto: Cesare Zavattini 
Sceneggiatura: Suso Cecchi D’Amico, Francesco Rosi, Luchino Visconti
Fotografia: Piero Portalupi, Paul Ronald / Scenografia: Gianni Polidori / Montaggio: Mario Serandrei / Musica: Franco Mannino, ispirate a temi de L’elisir d’amore di Donizetti / Produzione: Salvo D’Angelo / Durata: 85′

Anna Magnani: Maddalena Cecconi; Tina Apicella: la bambina Maria Cecconi; Gastone Renzelli: Spartaco Cecconi; Walter Chiari: Alberto Annovazzi; Tecla Scarano: Tilde Spernanzoni, maestra di recitazione

un evento inserito in:
ZA | CINEMA
16 novembre | 21 dicembre 2017
secondo tempo
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Programma completo ZA | CINEMA | settembre-dicembre 2017

© immagine: Bellissima, regia di Luchino Visconti, soggetto di Cesare Zavattini, 1951