21.09.2024 | CESARE ZAVATTINI. DIARI / Pubblica lettura | Presentazione | Buffet Za

in occasione del 122° compleanno + 1 giorno di Cesare Zavattini…

sabato 21 settembre 2024
Centro Culturale Zavattini*
Cesare Zavattini
DIARI. 

io sono come gli altri

Pubblica lettura | Presentazione | Buffet zavattiniano

dalle ore 18.30
Pubblica lettura dai tre volumi dei
DIARI di Cesare Zavattini
pubblicati da La nave di Teseo
presentazione e incontro con la curatrice
Valentina Fortichiari
conduce Simone Terzi 

Pubblica lettura
DIARI
Cesare Zavattini
 


 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

a seguire
/ Buffet zavattiniano a cura di Campari Gastronomia Macelleria 335 6356873 / 0522 976110

/ in apertura, aperitivo SPECIAL ZA a cura di Bar Tiratisù

evento aperto a tutti!

*A causa delle previsioni meteo non sarà possibile allestire la tavolata tra i portici, l’evento è spostato al Centro Culturale Zavattini.

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Vuoi leggere con noi? Contattaci per partecipare!
0522 977612 | biblioteca@fondazioneunpaese.org

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un evento a cura di
Fondazione Un Paese | Centro Culturale Zavattini
in collaborazione con
Pro loco Luzzara
Campari Gastronomia Macelleria
Tiratisù
Ludarts di Luppi Davide

QUI la locandina

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In occasione dell’uscita dell’ultimo volume dei DIARI di Cesare Zavattini, a cura di Valentina Fortichiari e pubblicati da La nave di Teseo, organizziamo un incontro di presentazione di tutti e tre i volumi.
Sabato 21 settembre, dalle ore 18.30, abbiamo deciso di metterci insieme e di fare una pubblica lettura dai diari, insieme alla curatrice Valentina Fortichiari che racconterà Za, ed entrerà nel vivo del suo lavoro, poetica, vita.
Ti aspettiamo per unirti a noi nel leggere i testi, per parlare tanto di lui. La serata è aperta a tutti.
I diari partono dagli anni ‘40 ed arrivano fino agli ultimi giorni di vita di Za, alla fine degli anni anni ‘80: dalla letteratura al cinema, dalla pace ai viaggi internazionali, dalla pittura alla poesia, e poi il paese natale, Luzzara, ma anche la bassa e tutto il territorio della Padania.
Insomma vogliamo divertirci, raccontare e leggere Zavattini, senza nostalgie ma con grande divertimento, come sarebbe piaciuto a lui, che ha ancora tanto da insegnarci.

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14 gennaio 1941 
Oggi ho deciso di cominciare questo diario. È una prova di più che io sono come gli altri. Non c’è un momento della mia giornata che mi dimostri il contrario: io sono come gli altri.
Può darsi che il quotidiano costante rapporto con me stesso mi allontani da questa idea. L’angoscia che mi dà questa idea deve essere anche per questo: che mi accorgo che gli altri hanno le mie stesse idee, si comportano come me.
Anzi, certe mie azioni le vedo chiare solo perché gli altri le ripetono e non sono contento di me, cioè le mie sono cattive azioni.
Cesare Zavattini


Cesare Zavattini
DIARI. 

a cura di Valentina Fortichiari 

Cesare Zavattini iniziò a tenere regolarmente un diario il 14 gennaio del 1941 e continuò a “resocontare” le sue giornate sino al 1987. I quaderni zavattiniani sono da subito “un tritume di nomi di fatti di pensieri”, un coacervo di temi, personaggi, azioni, progetti, ricordi: cronaca personale e storia italiana formano un amalgama denso e di estremo interesse per il lettore che ha modo di entrare nella mente di un uomo che è stato uno degli artisti più originali e complessi del Novecento.
Zavattini racconta e confessa con un desiderio di sincerità, di conoscenza, di verità disarmanti, nella forma che più gli era congeniale: la scrittura in prima persona, autobiografica, nutrita di immagini e di pensiero, riuscendo a offrire un quadro esatto e insieme appassionato di protagonisti e fatti cruciali del suo tempo. La parte più significativa è rappresentata dalle anteprime inedite di soggetti cinematografici e dei progetti letterari e poetici in nuce, un corpus di poetica di valore inestimabile.
Non mancano momenti lirici, nelle frequenti descrizioni di passeggiate, di luoghi dell’anima (Luzzara, il suo paese, il Po, Roma); nella cura commovente di una famiglia numerosa, nell’amore per il padre, figura onnipresente, invocata e mai dimenticata. Za è un uomo, con le sue debolezze, ma anche e soprattutto un intellettuale raffinatissimo e colto, curioso, vorace, consapevole di sé eppure mai autocelebrativo, che si interroga sul proprio lavoro, sulla vita, i sentimenti, su grandi temi come la pace, l’esistenza di Dio, e delinea con arguzia critica un ritratto originale di tutti coloro che percorsero un tratto di strada accanto a lui lasciando un segno indelebile nel mondo.

vol. 1 1941 – 1958 – in questo volume sono raccolti, a cura di Valentina Fortichiari e Gualtiero De Santi, i diari degli anni quaranta e cinquanta, ossia dal 1941 al 1958.
vol. 2 1961 – 1979 – nel secondo volume sono raccolti, a cura di Valentina Fortichiari, i diari degli anni sessanta e settanta, ossia dal 1961 al 1979.
vol. 3 1980 – 1987 – nel terzo volume sono raccolti, a cura di Valentina Fortichiari, i diari degli anni ottanta, fino all’ultima annotazione, quella del 25 ottobre 1987, prima che le sue condizioni di salute non gli permettessero di continuare.

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Cesare Zavattini nasce a Luzzara, in provincia di Reggio Emilia, nel 1902 e muore a Roma nel 1989. È stato sceneggiatore, giornalista, commediografo, scrittore, poeta e pittore. Come sceneggiatore ha lavorato con Mario Camerini, Mario Bonnard e Alessandro Blasetti prima di iniziare un lungo sodalizio con il regista Vittorio De Sica. La loro collaborazione darà vita ad alcuni dei più grandi capolavori del cinema neorealista italiano da Sciuscià a Ladri di biciclette senza dimenticare Miracolo a Milano e Umberto D. Ha scritto sceneggiature, tra gli altri, anche per Luciano Emmer, Alessandro Blasetti, Luchino Visconti, Alberto Lattuada e Giuseppe De Santis.

Nata a Milano, Valentina Fortichiari ha sempre lavorato nel settore editoriale. Esperta di archivi e di biografie, ha curato e cura l’opera di Cesare Zavattini e di Guido Morselli, ai quali ha dedicato saggi critici. Ha esordito nella narrativa con il romanzo Lezione di nuoto. Colette e Bertrand, estate 1920 (Guanda 2009), che ha vinto i premi Rapallo per la sezione Ortese, Grazia Deledda e Rhegium Julii, cui hanno fatto seguito Non ha mai quiete, romanzo sulla figura di Leonardo da Vinci (Sedizioni 2015) e La cerimonia del nuoto, raccolta di racconti ispirati dalla sua passione acquatica e dal suo passato agonistico (Bompiani 2018). Nelle edizioni TEA ha pubblicato il manuale Nuotare tutti, subito e bene, diventato nel tempo un vero long seller. Ha svolto e svolge l’attività di libera docenza in comunicazione e tecniche del racconto in diversi Master universitari, tra i quali il Master ideato e diretto da Umberto Eco presso la Scuola Superiore di Studi Umanistici di Bologna (5 edizioni), quelli della Fondazione Mondadori di Milano (7 edizioni), dell’Università Statale di Milano (7 edizioni), del collegio Santa Caterina di Pavia (7 edizioni) e dell’Università Cattolica di Milano (3 edizioni), nonché del Laboratorio da lei ideato presso il Circolo dei Lettori di Torino (6 edizioni), e presso «Fenysia, i linguaggi della cultura», scuola fondata da Alba Donati a Firenze.

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CENTRO CULTURALE ZAVATTINI
viale Filippini, 35 | 42045 Luzzara (RE)