sabato 21 aprile | Parco del Centro Culturale Zavattini, ore 11.00
L’ALBERO DEL CENTENARIO
Evento di chiusura del concorso per le scuole “2067: LA BIBLIOTECA DEL FUTURO”
All’interno del ricco calendario di iniziative culturali previste per celebrare i suoi 50 anni di vita, la Biblioteca Comunale “C. Zavattini” di Luzzara si è fatta promotrice di un concorso letterario e fotografico intitolato “2067: LA BIBLIOTECA DEL FUTURO” riservato agli alunni della scuola primaria e secondaria dell’Istituto Comprensivo di Luzzara. Un’occasione unica per stimolare i ragazzi a mettersi alla prova con le proprie abilità creative, focalizzando l’attenzione e riflettendo sul tema della biblioteca, intesa sia come luogo contemporaneo di incontro e condivisione culturale, sia come spazio del futuro, capace di mutare e rinnovarsi con lo scorrere del tempo. Ciascun partecipante ha potuto scegliere di concorrere nella sezione letteraria, per la quale è richiesta la produzione di un testo scritto, in prosa o versi, seguendo la traccia “Come immagino la biblioteca di Luzzara fra cinquant’anni”, oppure nella sezione fotografica, che prevedeva la realizzazione di uno scatto fotografico, in base al tema “Il mio sguardo sul futuro: la biblioteca in uno scatto”.
I finalisti sono stati premiati pubblicamente presso il Centro Culturale Zavattini nella mattinata di sabato 16 dicembre 2017, occasione nella quale sono stati letti i testi vincitori sono state mostrate le fotografie scattate dagli alunni.
Eccoci dunque giunti all’evento di chiusura di questo percorso legato all’immaginazione e al futuro: sabato 21 aprile, alle ore 11.00, una delegazione di alunni dell’Istituto Comprensivo di Luzzara si raccoglierà attorno al nuovo albero di melograno, piantato nel parco del Centro Culturale Zavattini per celebrare questa speciale occasione. Il melograno, simbolo di prosperità e unità, riceverà le idee dei ragazzi e delle ragazze, che le “spediranno” nel futuro attraverso un simbolico atto di consegna all’albero: legame fra passato, presente e futuro della Biblioteca, un albero che custodirà ai suoi piedi i messaggi per i ragazzi, le donne e gli uomini del tempo che verrà.
Appuntamento allora, poi, al… 21 settembre 2067, anno del Centenario della Biblioteca.
per informazioni:
CENTRO CULTURALE ZAVATTINI
viale Filippini 35, 42045 Luzzara RE
t. 0522 977612 | biblioteca@fondazioneunpaese.org
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Ispirazione Nel 1982 l’artista Joseph Beuys fu chiamato a partecipare alla settima edizione della mostra «Documenta», che ogni cinque anni viene tenuta nella cittadina tedesca di Kassel. Egli non portò una scultura nel senso tradizionale del termine, ma accumulò davanti al Museo Federiciano di Kassel un triangolo formato da 7000 pietre di basalto.
Ognuna di quelle pietre doveva servire a piantare un albero. Chiunque, versando una somma di denaro, poteva “adottare” una di quelle settemila pietre, e la somma ricavata sarebbe servita a piantare una quercia. Così, man mano, il mucchio di pietre andò riducendosi, fino a scomparire, e settemila nuove querce, con alla base una di quelle pietre di basalto, comparvero negli spazi circostanti la città di Kassel.
L’operazione si è protratta per cinque anni, in quanto l’ultima quercia è stata piantata nel 1987, quando Beuys era purtroppo già morto, ma in realtà l’opera si compirà in un arco molto più ampio, in quanto ci vorranno circa trecento anni prima che l’insieme delle querce piantate diventi il rigoglioso bosco che Beuys immaginava pensando a questa opera.
L’opera non può essere acquistata né venduta, non può essere esposta in un museo o in una mostra, non può neppure essere fruita come fatto estetico, in quanto non vi si possono rintracciare tratti formali. Un tale concetto di “arte” è sicuramente diverso da quanto finora visto. E tuttavia non si può negare che vi è un significato profondo e suggestivo in questa operazione di Beuys. L’artista ha sicuramente creato qualcosa, addirittura un enorme bosco, ma ciò che ha dimostrato è soprattutto che la nostra sensibilità verso i valori e i significati aumenta se vi è la mediazione dell’arte.
Piantare degli alberi è operazione che quotidianamente viene svolta in tutti gli angoli del mondo. Eppure, nella sua banalità, ha significati profondi, soprattutto se consideriamo la crisi ecologica che il mondo industrializzato attraversa. E così, attraverso un rito collettivo, segnato dall’adozione di una pietra, Beuys è riuscito a calamitare l’attenzione di tutta la pubblica opinione internazionale su un’operazione alla quale diversamente non avremmo accordato tutto il valore che necessita.
Ecco, dunque: ritrovare quei percorsi della vita che ci riportino non ad apprezzare la bellezza come fatto di edonismo o di piacere, ma a riconoscere i «significati» ed i «valori» che ci circondano e ai quali non possiamo rinunciare.
Bibliografia, per saperne di più:
Heiner Stachelhaus, Joseph Beuys. Una vita di controimmagini, Johan e Levi editore, 2012
Joseph Beuys, Difesa della natura, Lindau, 2014
Joseph Beuys, Cos’è l’arte?, Castelvecchi, 2015