EVENTO SPECIALE!
a cura di EDUIREN e Centro Culturale Zavattini
venerdì 06 novembre 2020
Spazio Goccia, ore 21.00
DIALOGHI SULL’ACQUA
Cesare da Luzzara alla Gabellina
Racconti, video e curiosità pedinando Zavattini tra la bassa e il crinale
narrazioni di Arturo Bertoldi con la collaborazione di Simone Terzi
testi di Cesare Zavattini e Silvio D’Arzo
musiche di DEUT
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ingresso gratuito fino esaurimento dei posti disponibili
PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA
– i codici fiscali di ogni singolo prenotato,
– indicare se ci sono parenti o congiunti tra i prenotati.
tel. 0522 977612 | info@fondazioneunpaese.org
dove
SPAZIO GOCCIA
Le forme dell’acqua
via Tomba 4, ACQUEDOTTO IREN
42045 Luzzara (RE)
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Questo non può essere che un primo capitolo.
Dobbiamo raccontare tante cose.
Ma così tante che ci manca il fiato.
Cesare ci ha insegnato a curiosare e a cercare legami dove all’apparenza non se ne dovrebbero trovare.
Stasera racconteremo di un legame che ha scoperto lui con dentro un legame che abbiamo scoperto noi e sappiamo che ne salterà fuori un altro, che ci sta dentro, ma che scoprirete voi, perché noi non lo conosciamo.
E poi ancora avanti così. Ma di questo ne parleremo la prossima volta.
E tutto ciò non si può fare se non attraverso frammenti.
Anzi, visto che parliamo di acqua, attraverso GOCCE.
Partiamo da una GOCCIA, anzi da uno SPAZIO GOCCIA che riposa a fianco di milioni di gocce che però non si fermano qui, ma finiscono probabilmente a casa vostra, ma le gocce sono avventurose e dopo finiscono dentro ad altri tubi e poi dentro i canali e poi….
E poi ci fermiamo qui, perché non vogliamo annegare. Però preparatevi perché parleremo molto d’acqua. Mettetevi comodi.
Il legame di cui vogliamo parlare è quello tra Zavattini e l’acqua, che però ha dentro il legame tra Luzzara e Cerreto Alpi, che ha dentro il legame tra due acquedotti, che ha dentro quello tra due progetti….
Forse Zavattini è una matrioska. Lo sviti e dentro vedi lo scrittore, lo sviti e c’è il poeta, lo sviti e dentro il poeta c’è lo sceneggiatore e dentro lo sceneggiatore trovi il pittore, lo sviti e dentro ci trovi il divoratore di pane e dentro….
Forse la Realtà stessa in cui viviamo è una matrioska che non abbiamo più voglia di svitare.
Ma ci può capitare, come è capitato a me, che una notte ti appare Zavattini e ti dice che tutto è molto semplice: basta muovere la Realtà in senso orario e che si svita facilmente…ed eccoci qui.
Ma ripartiamo da Cesare. C’è qualcuno che dice che Zavattini non è solo uno scrittore, è uno sciamano.
sciamano s. m. [dall’ingl. shaman, adattam. del tunguso samān ) – 1. Individuo che, in seguito a un processo d’iniziazione che si avvia in genere nell’età puberale, acquisisce la conoscenza di pratiche di meditazione e di tecniche volte al raggiungimento di stati di estasi e assume all’interno della propria comunità il ruolo di tramite con le entità soprannaturali come gli spiriti del cielo o degli inferi, le anime dei defunti, ecc., con le quali egli giunge a identificarsi attraverso la possessione acquisendo, grazie a ciò, eccezionali facoltà taumaturgiche e divinatorie. 2. Per estens., in usi scherz., individuo che gode di particolare potere carismatico e influenza all’interno di una comunità grazie alla capacità di circondare i suoi gesti e le sue parole di un’aura di mistero e di ispirazione soprannaturale. (Treccani)
Stasera rilanciamo.
Zavattini non è solo uno scrittore, non è solo uno sciamano, Zavattini è un rabdomante.
Arturo Bertoldi
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un evento di
PASSAGGI A LIVELLO
azioni di cultura a trent’anni dalla (non) morte di Cesare Zavattini
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per informazioni
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viale Filippini 35, 42045 Luzzara (RE)
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