Didattica
«Io sento veramente che c’è un’età unica da riconquistare.
Bisogna avere la forza di dichiarare il fallimento di tutte l’età successive all’infanzia.
I bambini sono aperti, io invece ero imbarazzato a parlare con loro.
Hanno certi lampi che noi abbiamo perso, che ci danno il segno della nostra decadenza.
Non voglio andare da loro a dire “si fa così e così”: devo essere io a imparare il loro linguaggio,
perché la loro è davvero un’altra cultura, libera».
Cesare Zavattini, estratto dalla trasmissione televisiva Un milione di idee: Cesare Zavattini , 4 agosto 1984
Il rapporto con le scuole rappresenta per il Centro Culturale Zavattini un filone di lavoro fondamentale che trova le proprie radici nell’attività didattica pluridecennale condotta attraverso percorsi di lettura e incontri multidisciplinari rivolti a bambini e ragazzi delle scuole di ogni grado. Giunta all’undicesimo anno consecutivo di attività, la proposta didattica per l’anno scolastico 2016/17 offre una gamma diversificata di attività e laboratori didattici legati al ricco patrimonio pittorico, scultoreo, fotografico e librario gestito da Fondazione Un Paese. Obiettivo principale di ogni programmazione annuale è il sempre maggiore consolidamento del Centro Culturale Zavattini nella sua funzione di supporto alla formazione, di incentivo alla promozione della lettura e allo sviluppo di competenze di base nell’uso della biblioteca e dei suoi strumenti.
La proposta didattica denominata Uno sguardo, un milione di idee, si articola intorno al concetto di immagine e parola. L’itinerario IMMAGINE pone al centro dei laboratori le opere fotografiche, pittoriche e scultoree delle collezioni. Attraverso l’ausilio e la guida degli operatori del Centro Culturale Zavattini, i bambini sono portati ad avvicinarsi al mondo della cultura sviluppando capacità di lettura, analisi e confronto dei differenti linguaggi artistici. L’itinerario PAROLA si sviluppa attorno al concetto di parola letta, di quella scritta e del veicolo rappresentato dalla parola stessa. L’approccio ludico e la multidisciplinarità attorno ai quali sono strutturati i laboratori permettono ed aiutano il bambino ad utilizzare e prendere coscienza delle potenzialità del linguaggio scritto e orale.
La sezione didattica di Fondazione Un Paese non è solamente dedicata ai bambini ma anche alle famiglie. Le attività di invito all’arte e di invito alla lettura mirano a fare del patrimonio delle collezioni e della biblioteca un luogo da vivere e da frequentare, in cui genitori e bambini condividano momenti di apprendimento e relazione.
Tra le attività didattiche proposte, si conta anche l’importante collaborazione con Museum Reloaded, un progetto di Innovazione Sociale volto a creare uno scambio virtuoso tra due mondi complementari, che hanno da sempre bisogno l’uno dell’altro: i musei e le scuole.
L’obiettivo, comune alla mission di Fondazione Un Paese, è stato quello di rendere le scuole protagoniste di azioni di rinnovamento del patrimonio culturale, disseminando riletture degli oggetti museali tramite nuovi linguaggi contemporanei. Due le proposte realizzate, partite da due oggetti del patrimonio di Fondazione Un Paese: Il mio paese, con al centro il libero fotografico Un Paese di Strand e Zavattini, Luccio Reloaded, che prende le mosse da Il Luccio, il numero unico di un giornale culturale uscito nella Pasqua del 1928 e curato dal venticinquenne Cesare Zavattini.
Uno sguardo, un milione di idee.
I linguaggi dell’espressività e gli occhi dei bambini
Percorsi didattici a cura di Fondazione Un Paese
Scuola Primaria di Luzzara, a.s. 2016-2017
Le parole che Cesare Zavattini scrisse nel 1978 in una lettera a Massimo Fichera a proposito della ricchezza interiore che dei bambini occorrerebbe far emergere, riflettono perfettamente gli intenti dei laboratori didattici organizzati da Fondazione Un Paese:
“Bambini dai sei agli undici anni, proprio l’infanzia.
Quelli che nel giro di una decina d’anni diventeranno
la nuova generazione ma che in un certo senso lo sono già.
Noi li appartiamo, ma essi già vedono con i loro occhi, odono con le loro orecchie,
giudicano, i bambini ci guardano insomma e ci giudicano e noi sembriamo affannati
a impedire che esprimano questi loro giudizi, che sono spesso
impressionanti, rivelatori, geniali, pieni di un’esperienza
misteriosa, con un suo tempo misterioso”.
Il nuovo progetto didattico Uno sguardo, un milione di idee coinvolgerà anche quest’anno le classi della scuola primaria di secondo grado di Luzzara e di Villarotta, sviluppando un percorso che affronta i linguaggi dell’espressività. Disegno e pittura, fotografia, narrazione e parola, poesia e teatro: linguaggi che Cesare Zavattini – centro e motore della nostra proposta culturale – ha praticato, sperimentato e promosso nella sua incessante ricerca artistica, mossa dall’esigenza di vedere con occhi nuovi la realtà e il mondo che lo circondavano.
I bambini e le bambine diventeranno così gli osservatori della realtà in cui stanno affondando le proprie radici: un viaggio attraverso la realtà quotidiana dove i nostri piccoli protagonisti saranno osservatori ed attori al tempo stesso. Un viaggio nel paese in cui vivono e crescono, fatto di persone, luoghi, culture che si incrociano, tradizioni e desideri, un microcosmo che partecipa quotidianamente alla formazione della loro identità, al loro posto nel mondo.
I bambini e le bambine che nella visione zavattiniana hanno le capacità guardare, ascoltare, giudicare la realtà in cui sono immersi ed offrire illuminanti spunti di riflessione. I bambini che sanno leggere una dimensione dimenticata dall’adulto, mescolando realtà ed immaginazione, poesia ed autenticità, intrecciando con naturalezza i diversi linguaggi. Linguaggi che si trasformano in parole: parole rubate, scritte o sussurrate, parole in forma di poesia o racconto, parole che rimandano a significati ritrovati, a identità in divenire. Parole e voci che, come lo scorrere di un fiume, si trasformano in gesto, segno, scrittura, che costruiscono le trame di una narrazione sempre nuova che nasce dagli occhi limpidi e viaggiatori dei bambini. Qui di seguito i diversi progetti didattici in programma.
Alla scoperta della biblioteca
CLASSI PRIME
Si tratta di un percorso volto a incoraggiare un primo approccio dei bambini delle classi prime della scuola primaria con gli ambienti e il patrimonio della biblioteca interna al Centro Culturale Zavattini. Partendo da una riflessione sul valore e la funzione di un luogo di cultura come la biblioteca, “casa di tutti i lettori”, i giovanissimi visitatori saranno accompagnati dal personale attraverso le differenti sale dell’edificio, scopriranno come sono organizzati e suddivisi i libri a seconda delle categorie e dei generi e soprattutto grande spazio sarà dato alla conoscenza delle proposte librarie della sala ragazzi. Gli alunni osserveranno e “toccheranno con mano” la realtà della biblioteca, comprenderanno le potenzialità alle quali vi si accede come utente, i propri diritti e le regole da rispettare per potersi muovere il più possibile autonomamente nella struttura e fra i libri. Questo primo incontro sarà l’occasione di ricevere la prima tessera e potrà evolvere in percorsi di scoperta del libro, concordati in futuro con le insegnanti.
Io sono di Luzzara! | Sesta edizione della Gara di lettura
CLASSI SECONDE
“Ho fatto la prima elementare a Luzzara, poi fui spedito a Bergamo, dove viveva questo zio di mio padre.
A Bergamo ho frequentato le scuole dalla seconda elementare fino alla quinta ginnasio.
Circa quarant’anni fa, a scuola il mio professore leggeva in una lettera latina del Petrarca
che lui passò da Luzzara, la infamava come un paludoso paese di rane e di zanzare.
L’emozione fu tanto grande che balzai in piedi gridando:
io sono di Luzzara!”
Cesare Zavattini
La Gara di lettura è un’avventura che ha come protagonisti i giovani lettori, impegnati da ottobre ad aprile in un gioco avvincente che li vedrà affrontarsi periodicamente con il solo scopo di sperimentare le arricchenti potenzialità loro offerte dalla lettura. Strutturata come gioco di squadra, la gara di lettura prende il via con la scelta (concordata con le insegnanti) e la distribuzione alle classi dei libri e con la presentazione del regolamento di gioco. In una prima fase di preparazione, i bambini avranno l’obiettivo di leggere in modo libero e al di fuori del contesto scolastico i diversi testi proposti; al tempo stesso le varie sezioni verranno coinvolte in un percorso di approfondimento della figura e dell’opera (letteraria e cinematografica principalmente, ma anche fotografica e pittorica) di Cesare Zavattini, con attività finali riflessione sui contenuti appresi.
Dopo un periodo di due mesi dall’assegnazione dei testi, le classi si affronteranno in tornei a squadre, lungo un percorso che sarà al contempo di divertimento e approfondimento narrativo e che farà della quantità e della qualità delle letture affrontate lo strumento per raggiungere la simbolica vittoria finale.
guarda le foto della precedente edizione
Percorso sussurri per un paese │ Di arte naïf (non) capisco un tubo
Laboratorio teatrale a cura del “Teatro delle Briciole” di Parma
CLASSI QUARTE
Il percorso fa parte di una più ampia ricerca sull’infanzia e con l’infanzia, che da qualche anno il Teatro delle Briciole conduce con Fondazione Un Paese per raccontare agli adulti il mondo, così come lo vedono i bambini.
L’infanzia è uno sguardo che sa essere buono, cattivo, terribile, dolce, ingenuo, sempre profondamente umano. Gli occhi dei bambini sono occhi che vedono per la prima volta, e a noi è questo che interessa: la prima volta di tutto. Seguiamo la direzione di quello sguardo, cerchiamo di coglierne le sfumature.
Raccoglieremo tutto ciò che noi non avremmo visto senza di loro o quello che non avremmo mai avuto il coraggio di dire. Raccoglieremo immagini e modi di raccontare. Così ricostruiremo il senso da dare alle cose, là dove il senso appartiene ai segni che troviamo su questa terra.
A Luzzara i segni sono anche le opere degli artisti naïf che l’hanno ritratta nel tempo. Luzzara e i suoi abitanti, Luzzara e le sue case, Luzzara e i suoi mestieri.
A conclusione di questa collaborazione triennale e in occasione del cinquantesimo anniversario dell’istituzione del Premio d’arte Naïf, i bambini si avvicineranno alle opere più rappresentative del naïfismo e attraverso il teatro cercheranno di leggerle, di narrarle, di indagarle. Ne uscirà un racconto collettivo, intimo, ironico, profondo, come sa essere l’infanzia, che sa accostarsi alle opere discretamente, cogliendone le sfumature di senso più originali, dove i livelli significanti si intrecciano di continuo. Il percorso si concluderà con un evento in cui i ragazzi delle classi quarte “sussurreranno” al pubblico presente le storie che si celano dietro a ciascun dipinto, con pennellate di incredibile poesia e atmosfera. Da non perdere!
vedi l’evento nella sezione News
guarda le foto:
edizione 2015 | edizione 2016
Dal libro al film | INVITO AL CINEMA
Percorso di alfabetizzazione al linguaggio cinematografico e di lettura guidata del film
CLASSI QUINTE
I linguaggi audiovisivi (dal cinema, che ne è il padre, alla televisione, alla pubblicità, fino al multimediale in genere) fanno parte in maniera massiccia della nostra esperienza quotidiana. Siamo sottoposti sin dall’infanzia ad un vero e proprio bombardamento di immagini e i dati statistici ci dicono che un bambino di 5 anni ha “visto” una quantità di immagini superiore a quella che una persona nata negli anni sessanta poteva aver visionato fino ai trent’anni di vita. Parlare di la società dell’immagine, quindi, appare sempre più fondato.
Eppure, di tutte queste forme comunicative lo spettatore tende ad essere esclusivamente il destinatario, perlopiù “analfabeta”, incapace cioè di decifrare i messaggi mediante l’analisi delle sue componenti, mentre è invece perfettamente in grado di riconoscere, ad esempio, regole e strutture del linguaggio orale e scritto.
Lo spettatore è, quindi, un fruitore passivo e inconsapevole della potente capacità di condizionamento di queste forme espressive e comunicative, ormai preponderanti nella realtà delle comunicazioni di massa e sovrastanti rispetto, ad esempio, alla comunicazione scritta (giornali, libri, supporti cartacei in genere). I media vincenti, infatti, si appoggiano soprattutto ai codici linguistici dell’audiovisivo.
Il linguaggio audiovisivo nasce con il cinema. Saperne decifrare gli aspetti testuali, contenutistici, linguistici, realizzativi e produttivi, significa partecipare attivamente ad una esperienza audiovisiva ed essere meno acritico nella ricezione dei messaggi e dei contenuti che tale linguaggio veicola.
La proposta del percorso Invito al cinema si articola in diverse proposte riferibili a contesti differenti e realizzabili sia in ambito scolastico che extrascolastico. Con alcune differenze propositive e di metodo, infatti, una parte delle attività può essere svolta al di fuori delle scuole con l’appoggio delle istituzioni (circoscrizioni, comuni, patronati, servizi sociali ecc.) con particolare riferimento a ragazzi che provengono da diversi contesti sociali.
Invito al cinema offre un programma di didattica del cinema strutturato in corsi che vertono sia sulla conoscenza storica e teorica del cinema attraverso la visione e il commento di film, sia sugli aspetti pratici della realizzazione di un prodotto audiovisivo (sceneggiatura, riprese e montaggio).
I percorsi formativi attuati, suddivisi in unità didattiche, rassegne cinematografiche e incontri con professionisti e autori di cinema, hanno lo scopo di fornire gli strumenti per un approccio tecnico, critico, ma anche storiografico ai linguaggi cinematografico e televisivo. I corsi sono rivolti agli alunni delle scuole medie superiori, delle medie inferiori e degli ultimi due anni delle scuole primarie; le modalità di ogni corso sono conformi all’ordine e grado delle classi richiedenti.
Il linguaggio del cinema spiegato nei suoi fondamenti, e osservato nelle tappe cruciali della sua affascinante evoluzione. Scoprire che cos’è un’inquadratura, una panoramica, una carrellata, un piano sequenza; seguire la storia che conduce dal muto al sonoro, dal bianco e nero alle delicate colorazioni del cinema delle origini ai diversi tipi di colore fotografico e al digitale. Cinema come rappresentazione, interpretazione e invenzione del mondo.
Gli incontri, propedeutici al percorso scelto per l’anno in corso, “Dal libro al film”, inserito nella proposta didattica 2016/17 Uno sguardo, un milione di idee tracciano perciò un quadro che vuol essere uno stimolo alla conoscenza della storia del cinema, attraverso la visione e il commento di alcune tra le opere più significative e con l’ausilio di una ricca serie di frammenti di film, dagli esordi del cinematografo ai giorni nostri, adeguatamente commentata per illustrare le tecniche, le scelte linguistiche, gli stili, le varie modalità di raccontare una storia, di mettere in scena un tema o di far sorgere un’emozione.
Il corso si articola nelle seguenti sezioni:
modulo 1
CINEMA: STORIA, TECNICA E LINGUAGGIO
Inquadratura; Entare nel film (introduzione, entrata in scena del personaggio); L’immagine cinematografica (il cinema e le arti, pittura, fotografia, musica);
Il segno e il senso (movimenti di macchina); Montaggio: Il tempo, lo spazio; Il racconto: il film come selezione, costruzione, finzione (funzione narrativa del montaggio, il problema del racconto, le ellissi narrative).
Aspetti principali
VISIONI DI SEQUENZE, CORTOMETRAGGI E SPEZZONI DI FILM dove si analizzeranno i seguenti aspetti: concetto di tempo-spazio filmico, l’inquadratura e i suoi parametri: scala dei campi e dei piani, angolazioni e punto di vista, movimenti di macchina, funzioni espressive e stilistiche delle regole linguistiche.
VISIONE INTEGRALE DI LUNGOMETRAGGI che, oltre a distinguersi per rilevanza artistica, ben si prestano ad un approfondimento delle strategie linguistiche e stilistiche. Segue una analisi dettagliata dei brani del film più rilevanti o che hanno suscitato maggiore interesse.
APPROFONDIMENTO SUL LINGUAGGIO AUTORIALE analisi della poetica e del messaggio di un regista, utilizzando il confronto di diversi titoli della sua filmografia e attraverso la visione di sequenze significative della stessa.
primo incontro
ENTRARE NEL FILM | introduzione, entrata in scena del personaggio. Il personaggio. Nel cinema non si ha a che fare con parole o concetti, ma con un’immagine, necessariamente: questo significa che mentre lo scrittore potrà calibrare la presentazione del personaggio nei termini e nelle quantità volute, il cinema si troverà nella necessità di presentare tutto e subito il suo personaggio, cioè di dargli una serie di caratteri fondamentali fin dall’inizio; quello che gli accade nel corso del film “lo illustra ma non lo fa”. C’è un insieme di connotazioni figurative caratterizzanti il personaggio dalle quali l’autore non può assolutamente prescindere fin dall’inizio e che restano un discorso fatto una volta e soltanto corretto, o precisato, in seguito. E questo vale sia per i protagonisti che per i personaggi secondari. Ecco perchè l’entrata in scena del personaggio nel film è tanto importante.
Tra le sequenze proposte:
Sabrina | Regia di Billy Wilder (1954)
Papà è in viaggio di affari | Regia di Emir Kusturica (1985)
L’appartamento | Regia di Billy Wilder (1960)
La fabbrica di cioccolato | Regia di TimBurton (2004)
Bertoldo, Bertoldino e Cacasenno | Regia di Mario Monicelli (1984)
secondo incontro
INQUADRATURA | L’immagine cinematografica (il cinema e le arti, pittura, fotografia, musica); Il segno e il senso (movimenti di macchina); L’incipit e il finale, costruzione di senso
Tra le sequenze proposte (indicativo):
Metropolis | Regia di Fritz Lang (1926)
Luci della città | Regia di Charlie Chaplin (1931)
Moby Dick | Regia di John Huston (1956)
Sentieri selvaggi | Regia di John Ford (1956)
Quarto potere | Regia di Orson Welles del 1941
MONTAGGIO: Il tempo, lo spazio; La rappresentazione del trascorrere del tempo
Tra le sequenze proposte:
Notorius – l’amante perduta | Regia di Alfred Hitchcock (1946)
M – il mostro di Dusseldorf | Regia di Fritz Lang (1931)
2001 – Odissea nello spazio | Regia di Stanley Kubrick (1968)
I mostri | Regia di Dino Risi (1963)
Le avventure di Oliver Twist | Regia di David Lean (1948)
modulo 2
terzo incontro
CESARE ZAVATTINI Alla scoperta di uno dei più grandi: Za scrittore, soggettista e sceneggiatore per il cinema
quarto incontro
IL GIARDINO SEGRETO
Regia di Agnieszka Holland (1993) | visione integrale del film
quinto incontro
CONCLUSIONI
IL MIO PAESE | anno 2014 | 2015
Il mio paese è un laboratorio nato dalla volontà di far conoscere ai ragazzi il preziosissimo catalogo fotografico Un Paese, vero e proprio oggetto d’arte pubblicato nel 1955 e nato dalla collaborazione di due grandi artisti: il fotografo americano Paul Strand e lo scrittore luzzarese Cesare Zavattini. Le fotografie e i testi racchiusi nel catalogo raccontano la vita del paese e dei cittadini di Luzzara negli anni ’50: per la loro importanza e profondità per i ragazzi è diventato il pretesto per rileggere il proprio patrimonio culturale e per sviluppare un nuovo approccio visivo più profondo, attento e curioso sui luoghi più conosciuti e quelli ai quali il loro sguardo è maggiormente abituato.
vai al progetto
Il mio paese
Classe 1 D | Scuola Media dell’Istituto Comprensivo Enrico Fermi, Luzzara
gennaio-maggio 2015
Ideazione e coordinamento Museum Reloaded Diletta Pignedoli
Ideazione progetto educativo e svolgimento laboratorio didattico Giulia Sassi
Fondazione Un Paese Simone Terzi
Collaboratrici didattiche Elisa Savignano, Arianna Lerussi
Insegnanti Lory Marrancone, Tania Dallasta e Maddalena Montecchi
LUCCIO RELOADED | anno 2015 | 2016
Siamo nel 1928, a Luzzara. Il venticinquenne Cesare Zavattini, pur avendo vissuto solo a sprazzi nel paese della bassa, durante il periodo pasquale cura il numero unico de Il Luccio, un giornaletto culturale “a favore della Sezione Mutilati ed Invalidi di Guerra” al quale collaborano gli amici parmigiani Attilio Bertolucci, Pietro Bianchi, Latino Barilli, Ugo Betti e Gino Saviotti. Tra questi, alcuni furono suoi allievi al Convitto Maria Luigia di Parma, poi, già protagonisti di un vero e proprio “cenacolo” intellettuale nella città ducale, staff redazionale de “La Gazzetta di Parma”, chiamati proprio da Za (così avevano iniziato a chiamarlo a Parma) che era diventato il redattore capo alle pagine culturali del giornale. “Anche questo piccolo paese – ha scritto Guido Conti – pretendeva il suo numero unico umoristico, i disegni satirici di Barilli con i distici di Cesare prendono in giro i suoi compaesani. Quel numero unico scritto e stampato nel 1928 è stato l’anticipatore di un lungo lavoro che lo scrittore, sceneggiatore, pittore, editore e giornalista ha saputo svolgere negli anni, considerando il paese un termometro dei cambiamenti storici, sociali e politici dell’Italia intera”. Da lì a pochi anni Zavattini sarà a Milano, poi a Roma, il nome Za pronunciato in tutte le lingue del mondo, a correre una vita che è come un diario, sempre vissuta in prima persona, in costante ricerca, in continuo progredire: una battaglia di idee per crescere e far crescere. Zavattini era un uomo, insomma, all’altezza dei suoi sogni.
Sono passati 88 anni, ma il Luccio sembra in gran forma! Il giornale ideato da Cesare Zavattini torna a Luzzara in versione rinnovata: grazie alla creatività della classe 3 A della Scuola Secondaria di I°, prende un nuovo titolo, Luccio Reloaded, si veste di una nuova grafica e racconta di una Luzzara vista con gli occhi dei suoi giovani cittadini.
L’argomento scelto per questo nuovo (o secondo, se vogliamo) numero è stato il “tema dei temi” per Zavattini: la Pace. Seguendo il modello di Za, che fu scrittore, regista, giornalista e animatore culturale, i ragazzi hanno prodotto contenuti originali tramite diversi linguaggi creativi: nella fanzine si troveranno interviste, articoli, fotografie, disegni e molto altro. Gli studenti hanno lavorato come una vera redazione giornalistica, collaborando, mettendo a disposizione ognuno le proprie abilità e acquisendo nuove competenze. Il giornalino è uscito sia in versione cartacea che in versione digitale, scaricabile come pdf o e-book per dispositivi Apple.
scarica qui Luccio Reloaded | vedi le foto del progetto
Luccio Reloaded
Classe 3 A | Scuola Media dell’Istituto Comprensivo Enrico Fermi, Luzzara
gennaio-maggio 2016
Ideazione e coordinamento Museum Reloaded Diletta Pignedoli
Ideazione progetto educativo e svolgimento laboratorio didattico Giulia Sassi
Fondazione Un Paese Simone Terzi
Grafica Arianna Lerussi
Insegnanti Piera Forciniti e Maddalena Montecchi
Ideazione e coordinamento del progetto a cura di
SIMONE TERZI
Progetto e conduzione dei laboratori classi quinte e gara di lettura a cura di
Simone Terzi
Progetto e conduzione dei laboratori classi quarte a cura di
Teatro delle Briciole, Parma
promosso da Fondazione Un Paese
con il sostegno di Comune di Luzzara, Sabar
per informazioni
Centro Culturale Zavattini
viale Filippini 35, 42045 Luzzara (RE)
tel. 0522 977612
didattica@fondazioneunpaese.org
biblioteca@fondazioneunpaese.org
per informazioni e prenotazioni sui laboratori, percorsi e proposte
telefonare al numero 0522 977612 (da lunedì a sabato)
o inviare mail a biblioteca@fondazioneunpaese.org
conferma delle attività prenotate
le prenotazioni delle attività richieste dalla scuola tramite contatto telefonico o mail,
devono essere confermate entro 7 giorni attraverso il Modulo di prenotazione allegato,
inviandolo via mail a biblioteca@fondazioneunpaese.org
disdetta delle attività prenotate
le disdette delle attività prenotate o richieste
devono essere comunicate almeno 7 giorni prima della data prevista,