sabato 16 novembre 2024
Teatro Sociale “Danilo Donati” Luzzara, ore 21:00
L’ARTE DEL MANIFESTO CUBANO DAL 1959 AD OGGI
Proiezione ★ CINE LIBRE. Grafica e cinema nella Rivoluzione cubana
incontro con
Adolfo Conti ed Elia Romanelli, registi del film
Luigi Bardellotto, Centro Studi Cartel Cubano
introduce Simone Terzi
Il 24 marzo 1959, dopo soli tre mesi dalla vittoria di Fidel Castro su Batista, il nuovo governo fonda l’Instituto Cubano del Arte e Industria Cinematográficos – ICAIC: si ricorse al cinema per una nuova rivoluzione culturale. L’ICAIC nacque da questo fermento e divenne un istituto con autonomia creativa e gestionale, svincolato da condizionamenti politici e finalizzato all’insegnamento e alla sperimentazione dell’arte cinematografica.
Il nuovo cinema cubano aprì connessioni e confronti con i maestri del cinema internazionale. Importanti film di origine europea, russa e orientale vennero proiettati negli oltre 400 cinematografi inaugurati in tutta l’isola.
Parallelamente esplose il fenomeno del Cartel de cine, il manifesto cinematografico in tecnica serigrafica, che a Cuba divenne una corrente artistica forte al punto da affermare il nascere di nuovi canoni estetici e compositivi, svincolati dai dettami imposti della grande industria cinematografica. Ai grafici fu affidato il compito di interpretare visivamente l’essenza chiave dei film da promuovere con un nuovo linguaggio visivo da esporre in tutto il Paese.
Non si trattò di una scuola dotata di un proprio segno distintivo, bensì di singoli individui visionari che si trovano a lavorare a stretto contatto, quasi contemporaneamente, nelle stesse condizioni, per una stessa causa. La loro libertà formale unita a una capacità di sintesi espressiva unica, consentirà loro di formare un originale movimento artistico dedito alla propaganda cinematografica.
L’arte grafica uscì così nelle strade fino a farsi elemento quotidiano di interesse e di dibattito.
Il Cartel de cine è oggi inserito nel Registro Nazionale del Programma Memoria del Mondo dell’UNESCO per l’alto valore artistico che quella stagione ha rappresentato per la cultura mondiale del Novecento.
L’evento nasce grazie alla disponibilità del Centro Studi Cartel Cubano (CSCC) di Luigi Bardellotto che attraverso l’adozione di un’ampia collezione di manifesti originali e un’ormai intensa rete di attività promosse in compartecipazione con istituti nazionali e internazionali, promuove la conoscenza della grafica cubana e il supporto alle nuove generazioni di grafici.
a seguire
proiezione del film
CINE LIBRE
Grafica e cinema nella Rivoluzione cubana
di Adolfo Conti e Elia Romanelli
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Cuba, 1959: prima ancora della ridistribuzione delle terre e della nazionalizzazione delle imprese straniere, il governo rivoluzionario fonda l’ICAIC, l’Istituto Cubano di Arte e Industria Cinematografiche, che subito pone le basi per realizzare un nuovo cinema. È l’inizio di un nuovo cinema. I film di Hollywood sono banditi da Cuba, la Rivoluzione richiede film d’arte: Eisenstein, Chaplin, Fellini, Kurosawa, Truffaut ecc, è in un contesto come questo che nascono i Carteles de Cine, un fenomeno artistico eccezionale negli anni ruggenti della rivoluzione. I manifesti ufficiali dei film vengono evitati nella loro totalità. Il nuovo cartello de cine perde tutte le sue connotazioni propagandistiche e si trasforma in una lettura concettuale dei film. L’ ICAIC organizza un laboratorio di stampa e invita i giovani e i promettenti grafici a lavorare lì: Rafael Morante, Eduardo Muñoz Bachs, Antonio Reboiro, Renè Azcuy, Antonio Pérez González (Ñiko), Alfredo Rostgaard, Raúl Martínez sono alcuni dei principali disegnatori protagonisti di questo movimento che inizieranno a interpretare con uno stile nuovo i lungometraggi e i documentari prodotti a Cuba, ma anche i film stranieri che per la prima volta raggiungevano l’isola.
Pochi sanno che Cesare Zavattini fu il primo a scrivere copioni coi giovani registi cubani: sarà uno tra i primi esponenti internazionali a collaborare con il neonato istituto; il Neorealismo diverrà materia di studio e ispirazione presso l’ICAIC e il linguaggio cinematografico fu ponte per l’instaurarsi di un sempre più forte dialogo tra l’Italia e Cuba, legame che si fortificò grazie anche a due tra i più famosi registi cubani, Julio García Espinosa e Tomás Gutiérrez Alea, che studiarono al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma. Pochi sanno di Joris Ivens che insegnava ai soldati cubani come fare riprese di guerra usando macchine da presa di legno (non ce n’erano a sufficienza di quelle vere). Pochi sanno che il primo film rivoluzionario venne girato da Otello Martelli e Arturo Zavattini reduci dalle riprese de La Dolce Vita.
Intanto arriva l’embargo americano, Hollywood viene bandita dalle sale cinematografiche cubane che si aprono al cinema d’autore di tutto il mondo. Tutte le locandine originali vengono eliminate perché troppo commerciali e a un gruppo di giovani disegnatori viene affidato il compito di rifarle da zero. Il manifesto non vuole più sedurre lo spettatore con volti di star o scene suggestive, bensì attrarlo con un linguaggio metaforico e stimolarne il pensiero critico. Il risultato è straordinario: nasce il Cartel de Cine, una nuova forma artistica, libera da convenzioni pubblicitarie e ricca di sorprendenti proposte grafiche.
Oggi che questa arte è stata iscritta nel Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, Cine Libre ricostruisce questa incredibile avventura fatta di arte, cinema e passione che riemerge dal passato grazie al più importante gruppo di giovani artisti grafici cubani. Questa tradizione prosegue infatti ancora oggi a Cuba grazie a un gruppo di artisti, eredi di quei maestri. Tra questi, i membri di El Nocturnal, i protagonisti di “Cine Libre” di Adolfo Conti ed Elia Romanelli prodotto da Doc Art in collaborazione con Rai Cultura. Sono infatti Michelle, Edel, Raupa e Nelson a raccontare questa storia, attraverso le tavole di una graphic novel, unendole a testimonianze, racconti personali e immagini di archivio.
Vent’anni dopo Buena Vista Social Club, passato e presente tornano a confrontarsi in una storia mai raccontata, emozionante e divertente.
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CINE LIBRE
Grafica e cinema nella Rivoluzione cubana
una produzione
Doc Art
co-produzione
Icaic | Leonardo Film | RAI Cultura | Avrotros
con il contributo di
MiC | Europa Creativa Media Programme | Regione Lazio | Associazione Italia Cuba
con il sostegno di
IDS Italian Doc Screening
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I carteles dell’ICAIC Patrimonio UNESCO
Ben cinque sono le collezioni cubane iscritte nella Memoria del Mondo, ovvero il Fondo José Martí della Biblioteca Nacional de Cuba José Martí, i Negativi dei notiziari ICAIC (Instituto Cubano del Arte e Industria Cinematográficos, fondato poco dopo il trionfo della Rivoluzione, il 24 marzo del 1959), per i quali ebbe un ruolo centrale Santiago Álvarez, sia come direttore sia come realizzatore, i Manoscritti di Che Guevara, gli Atti Capitolari del Municipio di L’Avana del periodo coloniale e, a partire da quest’anno, i Carteles (manifesti) prodotti per il cinema (da non dimenticare che numerosi sono anche i carteles con altre tematiche, politiche, sociali, festive, ritratti del Che e molto altro ancora). I carteles dell’ICAIC sono entrati a far parte del Registro Internazionale del Programma Memoria del Mondo dell’UNESCO il 18 maggio 2023 e il conferimento ufficiale del certificato d’iscrizione è avvenuto, nell’ambito della 44ma edizione del Festival del Nuevo Cine Latino Americano, diretto da Tania Delgado, nella sede della stessa ICAIC, dove molti carteles sono in mostra permanente nella lobby, ricoprendone pareti e soffitto.
È bene ricordare che il Programma «Memoria del Mondo», creato dall’UNESCO nel 1992, ha come obiettivo quello di evitare la perdita irrevocabile del patrimonio documentale, in particolare in paesi colpiti da guerre, eventi naturali catastrofici o con poche risorse per la digitalizzazione, e renderlo accessibile al grande pubblico e fruibile per le future generazioni. Come ha sottolineato, nel corso della cerimonia, Anne Lemaistre, Direttrice per l’UNESCO dell’Ufficio Regionale di Cultura per l’America Latina e i Caraibi, “i manifesti del cinema cubano hanno meritato questo riconoscimento per l’eccezionale valore, dato dalla loro grande bellezza e dall’efficacia comunicativa, che tanto ha contribuito all’educazione visiva del pubblico cubano.”
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un evento promosso da
Fondazione Un Paese | CSCC – Centro Studi Cartel Cubano
ingresso ad offerta libera e consapevole
Teatro Sociale Luzzara
Danilo Donati
Piazza Tedeschi 6
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per informazioni
CENTRO CULTURALE ZAVATTINI
viale Filippini 35, 42045 Luzzara (RE)
t. 0522 977612 | info@fondazioneunpaese.org
www.fondazioneunpaese.org