inDIALOGO CON la FOTOGRAFIA
LUZZARA ottobre 2023 | gennaio 2024
sabato 21 ottobre 2023
Centro Culturale Zavattini, ore 17.30
Incontro con FRANCESCO FAETA
presentazione del libro
Vi sono molte strade per l’Italia. Ricercatori e fotografi americani nel Mezzogiorno degli anni Cinquanta
Rubbettino Editore
Per tre decenni e oltre, a partire dall’immediato secondo dopoguerra, il Mezzogiorno è stato percorso da cultori di scienze sociali e da fotografi impegnati, italiani e stranieri, dediti alla documentazione delle realtà locali, con una produzione letteraria e iconografica vastissima. Tra essi si distinsero, per la quantità degli interventi e la complessità delle ipotesi interpretative, quelli provenienti dagli Stati Uniti.
Negli anni Cinquanta, in particolare, gli studiosi George T. Peck e Frank Cancian e il grande reporter David ‘Chim’ Seymour, tra i fondatori dell’agenzia ‘Magnum’, si rendono protagonisti delle storie americane qui raccontate. Storie di impegno intellettuale e di partecipazione umana e civile, sullo sfondo di una vivace dialettica scientifica, culturale, sociale e politica, che contribuiscono a riscrivere il profilo della ricerca nel Mezzogiorno, in un periodo chiave per il Paese. Gli eventi narrati, a partire dall’esplorazione di cospicue fonti documentali, dimostrano che un’altra idea del Mezzogiorno e dei suoi mondi popolari, al di là di quella sostenuta da Ernesto de Martino, vi era, pur se non ebbe, nella vicenda nazionale, la considerazione che meritava.
Il libro di Francesco Faeta, antropologo sociale e studioso della cultura meridionale, recentemente uscito per i tipi di Rubbettino, rimette radicalmente in discussione aspetti importanti della ricerca sociale nel dopoguerra, sullo sfondo degli assetti politici coevi e del dibattito culturale e scientifico sviluppatosi nel corso del tempo.
Le molte strade per l’Italia che con questo libro Faeta ci invita a ripercorrere passo passo sono quelle di un Sud dinamico, attraversato da grandi trasformazioni economiche, politiche, socioculturali, ideali.
Un Sud antitetico rispetto a quello “fermo” su cui, certo, troppo a lungo s’è insistito: in modo particolare quello arcaico, folklorico, isolato inseguito per molti aspetti da Ernesto De Martino e dalla maggior parte della folta schiera di fotografi (Franco Pinna, Ando Gilardi, André Martin) che lavorarono con lui a stretto fianco.
Il Mezzogiorno che qui, per contrasto, Faeta ci dà modo di condividere è quello fissato in parole e immagini da tre straordinari studiosi e fotografi stranieri nati o pervenuti dagli Stati Uniti in quello stesso, secondo immediato dopoguerra: George Terhune Peck nato a New York nel 1916, David “Chim” Seymour nato a Varsavia nel 1911 e fondatore nel 1947, tra Parigi e New York assieme a Robert Capa ed Henri Cartier-Bresson, della famosissima agenzia fotografica Magnum e Frank Cancian nato nel 1934 a Stafford Springs (Connecticut).
Il volume è arricchito da scritti di Marta Petrusewicz e Michael Herzfeld.
Francesco Faeta è professore ordinario di Antropologia Culturale e insegna Antropologia visuale presso la Scuola di Specializzazione in Beni culturali DEA della Sapienza Università di Roma. Ha svolto attività di docenza e ha tenuto cicli di seminari presso numerosi atenei nazionali e all’estero. Per l’editore FrancoAngeli dirige la collana Imagines. Studi visuali e pratiche della rappresentazione.
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