EVENTO SPECIALE!
domenica 13 ottobre
Anniversario della scomparsa di Cesare Zavattini 13 10 1989
Teatro Sociale Luzzara, ore 16.30
Presentazione del Concorso per racconti
IMMAGINARI, STORIE E ANEDDOTI DELLA BASSA
Omaggio a Cesare Zavattini
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Apertura di GIANNI MURA e ANDREA COSTA, Sindaco di Luzzara
legge i racconti selezionati VITO
fisarmonica LORENZO MUNARI
montaggio video PIERGIORGIO CASOTTI
a conclusione della serata Premiazioni
Giuria
Andrea Costa Sindaco di Luzzara
Stefano Bicocchi, in arte VITO, attore
Emilia Garuti scrittrice
Gianni Mura giornalista e scrittore
Simone Terzi Responsabile di Fondazione Un Paese
ingresso gratuito fino esaurimento dei posti disponibili
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Fondazione Un Paese in collaborazione con Comune di Luzzara, in occasione delle iniziative per il 30° anniversario della scomparsa di Cesare Zavattini (1989-2019), ha istituito il 1° concorso di scrittura per racconti brevi dal titolo Immaginari, storie e aneddoti della Bassa. Omaggio a Cesare Zavattini.
Il concorso riprende, nelle intenzioni e nello spirito, quello svoltosi sempre a Luzzara nel 1956, Luzzara che ride, organizzato da Cesare Zavattini con il Circolo Amici di Luzzara, che vide, come lettore d’eccezione, la partecipazione di Alberto Sordi, all’epoca già molto famoso e amico di Cesare.
L’evento si terrà nel pomeriggio di domenica 13 ottobre 2019, anniversario della scomparsa di Cesare Zavattini presso il Teatro Sociale “Danilo Donati”, e vedrà la lettura da parte di VITO dei 10 racconti selezionati dalla Giuria composta da: Andrea Costa, Sindaco di Luzzara, Gianni Mura, giornalista e scrittore, Vito, attore, Emilia Garuti, scrittrice e da Simone Terzi, Responsabile di Fondazione Un Paese. Sarà il voto della giuria popolare, composta dal pubblico che parteciperà alla serata, a determinare i tre racconti vincitori. A conclusione della serata le Premiazioni.
“Sono passati 63 anni da quando il grande Cesare Zavattini con altri amici di Luzzara ideò e lanciò Luzzara che ride.
Una manifestazione forse unica, allora, in Italia.
Le buone idee, si sa, son fatte per essere riprese ed era ora che Luzzara si riprendesse questa, nel frattempo imitata da molti Comuni. Ha un senso, oggi, invitare alla risata?
O da molti indizi abbiamo capito che non ci resta che piangere, come nel film di Massimo Troisi? A maggior ragione, secondo noi, l’invito ha un senso. Come antidoto all’odio. Come evasione temporanea. Come liberazione.
Non abbiamo mai creduto all’antico adagio secondo cui il riso abbonda nella bocca degli sciocchi. Il contrario, semmai. Ma c’è dell’altro: non si ride mai da soli, si ride in compagnia. Ridere è stare con gli altri, è condividere.
E’ sentirsi parte di un paese, è voler tenere vive le sue storie, piccole o grandi.
Grazie anche a Zavattini Luzzara è un paese famoso, con un suo variegato spirito bassaiolo. Scrivete, allora, scrivete in italiano ma anche in dialetto, se preferite. Scrivete.
Nel menù della premiazione la bontà del piatto di riso dipende da voi”.
Gianni Mura
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PASSAGGI A LIVELLO
azioni di cultura a trent’anni dalla (non) morte di Cesare Zavattini
LUZZARA settembre / novembre 2019
Eventi e iniziative curate da Fondazione Un Paese che si svolgeranno tra Centro Culturale Zavattini, Teatro Sociale Luzzara “Danilo Donati”, Spazio Goccia e Spazio Corriera, organizzate per il trentennale della scomparsa di Cesare Zavattini
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“Un luogo dove andare per chiudere? Non lo so, magari a Bergamo. Ho studiato a Bergamo otto anni e ho trascorso un’infanzia stupenda. Oppure a Parma dove ho cominciato a scrivere. Non so… per esempio al cimitero del mio paese.
Noi a Luzzara, tutti, ci siamo tanto familiarizzati con questo posto. Non è mica un posto che richiama dei pensieri tristi, ci veniamo con molta naturalezza e io che sto assente molto tempo, per esempio quando torno, vengo qui e siccome ci sono tutte le fotografie, vedo queste fotografie di quelli che sono morti, per esempio durante l’anno, e io qualcuno pensavo che fosse in piazza invece e invece è qui. Perché? Perché ci si forma delle volte l’idea nella testa che la morte sia semplicemente un trasloco, cioè siamo mandati in luoghi lontani, diversi, ai quali non ci si pensa…
Quando viaggi, per esempio passi davanti a un passaggio a livello, così, rapidamente e di colpo dici: Antonio, Giulio… non so, un nome… dici: ma quello è lui! Ed è uno che è morto invece; allora ti viene il pensiero per un attimo – tu l’hai guardato, lui ha sostenuto il tuo sguardo con una tale tranquillità che dici: non può essere, non può essere… Ma poi dopo ci ripensi e il fatto che lui ha sostenuto con tale calma il tuo sguardo, sembra che solo una forza soprannaturale gli possa dare questa capacità di resistere all’incontro con lo sguardo e ti fai l’idea cioè che non si muore nel senso che si crede ma si è dislocati, traslocati in tanti posti diversi con questo obbligo di non farsi riconoscere, diciamo così, dalle persone care…
E delle volte mi viene in mente, dico, ma… può darsi che magari improvvisamente… una volta magari a Bressanone… o in un posto qualsiasi, ti incontri con tuo padre il quale rompe il patto – diciamo così – per uno slancio incontenibile magari di affetto e si siede lì davanti a te in un caffè dove stavi lì quieto, senza pensare a questa straordinaria possibilità. Lui – mio padre – coi suoi quarantotto anni di quando è morto e ci aveva i capelli neri, e io coi miei sessantaquattro… e pelato.
E stiamo lì di fronte. Io penso che se un caso simile si verificasse, non sapremmo neanche che cosa dirci, cioè sono tante e tante le cose che non sapremmo neanche da che parte cominciare e lui dopo i pochi minuti strappati a questo patto magari se ne va, senza che ci siamo detti neanche una parola…”
Cesare Zavattini
tratto dal documentario Un’ora con Cesare Zavattini di Fabio Carpi | 1967, 60’, b/n | Archivio AAMOD, Roma
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// NOTIZIE COLLEGATE //
> vedi la programmazione di ARGINI. SENZA CONFINI al Teatro Sociale di Luzzara
> vedi tutta la programmazione al Teatro Sociale di Luzzara
> vedi il PROGRAMMA GENERALE – settembre/dicembre 2019 – di eventi e iniziative curato da Fondazione Un Paese che si svolgeranno tra
Centro Culturale Zavattini, Teatro Sociale Luzzara “Danilo Donati”, Spazio Goccia e Spazio Corriera
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per informazioni
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