libri del mese
ottobre – novembre 2017
NOVITÀ in biblioteca

Guido Piovene
Viaggio in Italia | Bompiani, 2016
Oltre che alle altre opere, il nome di Guido Piovene sarà per sempre legato al ”Viaggio in Italia”. Un reportage nell’Italia del secondo dopoguerra. Un viaggio da Bolzano alla Sicilia, dalle Alpi alle saline, passando attraverso i molteplici paesaggi che costellano la nostra penisola. Nei tre anni della sua durata Piovene ci ha guidato alla scoperta, regione dopo regione, di città, borghi, piazze, caratteri: dai più noti a quelli dimenticati. Un’impresa straordinaria dalla quale scaturì un libro importante nella storia del paese: preciso, acuto, fedele, circostanziato. L’Italia raccontata è quella della ricostruzione e del boom economico, e che a uno sguardo contemporaneo potrebbe apparire lontanissima e superata. Così non è. Piovene è riuscito, quasi fosse un antropologo, a far emergere il carattere nazionale, quello immutabile, che resiste alle mode e ai rovesci della storia.

Jan Brokken
Anime baltiche | Iperborea, 2014
Mark Rothko, Hannah Arendt, Romain Gary, Gidon Kremer. C’è un legame sotterraneo tra alcuni grandi nomi della cultura mondiale: i paesi baltici dove sono nati e la cui anima li ha accompagnati nella fuga oltre confine. È sulle tracce di quest’anima che Jan Brokken attraversa Lettonia, Lituania ed Estonia ricostruendo le vite straordinarie di personaggi celebri e persone comuni, per riscoprire la vitalità di una terra da sempre invasa e contesa, dove la violenza della Storia è stata combattuta con l’arte, la poesia e la musica. Tra i palazzi Jugendstil di Riga e le mura di Tallinn, tra i vicoli ebraici di Vilnius, i castelli della Curlandia e la Königsberg di Kant, oggi Kaliningrad, rivivono i film di Ejzenstejn, che si unì ai bolscevichi contro il padre zarista per ritrovarsi come lui chiuso in un’ossessione di grandezza; le mille vite di Romain Gary, che nella letteratura trovò rifugio dai campi nazisti senza mai riuscire a perdonarsi di essere un sopravvissuto; quella frattura che attraversa tutte le tele di Rothko, strappato dai rossi tramonti della sua Daugavpils; ma anche la Rivoluzione cantata della giovane Loreta contro i carri armati sovietici, o la segreta diaspora dei baroni baltici, tra cui la moglie di Tomasi di Lampedusa, prima psicanalista donna in Italia. Un romanzo per capire il XX secolo, perché “viaggiare, insieme a leggere e ascoltare, è la via più breve per arrivare a se stessi”..

George Saunders
Lincoln nel Bardo | Feltrinelli, 2017
Febbraio 1862, la Guerra civile è iniziata da un anno, e il presidente degli Stati Uniti, Abraham Lincoln, è alle prese con ciò che sta assumendo tutti i contorni di una catastrofe. Nel frattempo Willie, il figlio prediletto di undici anni, si ammala gravemente e muore. Verrà sepolto a Washington, nel cimitero di Georgetown. A partire da questa scheggia di verità storica – i giornali dell’epoca raccontano che Lincoln si recò nella cripta e aprì la bara per abbracciare il figlio morto – Saunders mette in scena un inedito Aldilà romanzesco popolato di anime in stallo. Il Bardo del titolo, un riferimento al “Libro tibetano dei morti”, allude al momento di passaggio in cui la coscienza è sospesa tra la morte e la prossima vita. È questo il limbo in cui si aggirano moltitudini di creature ancora troppo attaccate all’esistenza precedente, come Willie, che non riesce a separarsi dal padre, e il padre, che non riesce a separarsi dal figlio. Accompagnati da tre improbabili guide di ascendenza dantesca, assisteremo allo sconvolgimento prodotto nel mondo di queste anime perse dall’arrivo di Willie Lincoln, che è morto e non lo sa, e di suo padre, il presidente, che è come morto ma deve vivere per il bene del proprio paese. Sentiremo le voci – petulanti, nostalgiche, stizzose, accorate – degli spiriti e il controcanto della storia. Leggeremo nei pensieri di Lincoln e nella mente di suo figlio, uniti da un amore che trascende il dolore e il distacco fisico.

Alberto Moravia
Se questa è la giovinezza vorrei che passasse presto. Lettere 1926-1940 | Bompiani, 2015

Monika Bulaj
Where Gods Whisper | Contrasto, 2017

Franz Kafka
Lettere a Milena | Mondadori, 2017
«Un fuoco vivo come non ne ho mai visti»: così è per Franz Kafka la giovane traduttrice ceca Milena Jesenská Pollak, conosciuta a Praga. A lei Kafka comincia a scrivere nell’aprile del 1920, sul balcone della pensione Ottoburg di Merano, dove si era recato per un soggiorno di cura. Nessun’altra donna nella vita di Kafka riuscì a scandagliare così in profondità l’animo di un uomo costretto all’ascesi non per vocazione o come scelta eroica, ma per l’incapacità di scendere a compromessi. Le “Lettere a Milena” sono la cronistoria di un amore complesso, profondo e già destinato a finire ancora prima di iniziare.

Peter Handke
Saggio sul luogo tranquillo | Guanda, 2014
“Il luogo tranquillo”, intorno al quale Peter Handke intesse un’intricata e seducente trama di memorie, immagini, pensieri, divagazioni, in questo libro sospeso tra il racconto e il saggio, non è certo quello che il lettore si aspetta. Che si tratti di una cascina rurale nel Sud della Carinzia, di un collegio o di una stazione ferroviaria; che ci si trovi nei giardini di un tempio giapponese o in un parco pubblico in Portogallo, poco importa. “Il luogo tranquillo”, spogliato nel ricordo di tutte le implicazioni più prosaiche e terrene, diventa per l’autore, fin dall’adolescenza, una postazione privilegiata, un punto d’osservazione e d’ascolto di sé e del mondo circostante, dal quale temporaneamente lo separa, lo protegge, perché possa poi farvi ritorno più forte, invulnerabile, quasi. I sensi, in quello spazio ridotto, si fanno più acuti, e più nitida è la percezione della qualità e della materialità di luci e suoni. Lì capita di interrogarsi sulla propria identità e sul senso della propria presenza in un dato posto e momento, o di trovarsi all’improvviso di fronte a un sosia, al “doppio”. Qualche volta “il luogo tranquillo” è teatro di agnizioni, incontri imprevisti, e offre scorci inediti sui nostri simili, di oggi e di ieri, favorendo trasformazioni e trapassi.
NOVITÀ PER CRESCERE | sezione ragazzi

Ari Folman – David Polonsky
Anne Frank – Diario | bambini dai 10 anni
Settant’anni fa usciva il Diario di Anne Frank. Il mondo scopriva il volto intimo dello sterminio nazista attraverso gli occhi di una ragazzina «qualunque». E oggi, grazie allo sceneggiatore e regista Ari Folman e all’illustratore David Polonsky, le parole di Anne si trasformano in un graphic novel capace di conservarne la forza e di enfatizzarne la straordinaria qualità letteraria. Basandosi sull’unica edizione definitiva del Diario , autorizzata dall’Anne Frank Fonds fondata da Otto Frank, Folman e Polonsky ci consegnano, per mezzo di una prospettiva inedita ed emozionante, la voce di un’adolescente allegra e irriverente, che come ogni sua coetanea – di ieri, di oggi, di sempre – desidera soltanto scoprire un mondo che invece è costretta a sbirciare di nascosto.

Triennale Design Museum
Giro Giro Tondo. Design for children | per adulti e bambini
“Giro Giro Tondo. Design for children” nasce dalla volontà di indagare il nesso fra design e infanzia, fra cultura del progetto e cultura pedagogica. Arredi, Giochi, Architetture, Segni, Animazioni, intervallati da approfondimenti dedicati a figure di spicco, come Bruno Munari e Riccardo Dalisi o Maria Montessori e Mario Lodi, e alla iconicità dell’affabulazione, come Pinocchio. Il vero protagonista è il bambino. Lo è in quanto persona e in quanto punto di vista sul mondo e sulle cose.

Elena Sforza
100 racconti per bambini coraggiosi | bambini dai 7 anni
Un volume che raccoglie 100 storie di uomini coraggiosi di tutti i tempi e di tutti i paesi per rispondere a una semplice domanda: che cos’è il coraggio? I piccoli lettori, pagina dopo pagina, capiranno che il coraggio non ha a che fare con i muscoli e la forza fisica, ma con la consapevolezza dei propri limiti e con la volontà di superarli o almeno di imparare a conviverci. Leggeranno di Annibale il condottiero cartaginese che sfidò gli invincibili Romani valicando le Alpi sugli elefanti e di Alex Zanardi che dopo un terribile incidente ha speso il suo coraggio per inventarsi una vita non solo possibile ma pienamente degna di essere vissuta. Conosceranno le storie dei giudici Falcone e Borsellino uniti contro la mafia, di don Chisciotte che osò combattere perfino con i mulini a vento e … 100 nomi per 100 racconti di vite tanto eccezionalmente comuni da diventare straordinarie che contribuiranno a superare molti stereotipi sul coraggio.

Pascale Hédelin – Gaelle Duhazé
Il mondo in una casa | bambini dai 4 anni
Farah, Omar, Emanuele, Ruth, Alessandro, Giulio ed Elia ti invitano a casa loro. Sono musulmani, ebrei e cristiani: in loro compagnia scoprirai come vivono e quali sono le loro tradizioni e abitudini nel corso di un anno. Prima, però, devi fare un salto al negozio di alimentari del signor Felix, che nel palazzo conosce tutti. Un volume divertente e interessante per imparare a conoscere meglio chi sembra diverso da te, ma in realtà non lo è.
PROPOSTA TEMATICA DEL MESE: LETTERATURA E CINEMA NEL SECONDO DOPOGUERRA

Beppe Fenoglio
Una questione privata | Einaudi, 2014
Nelle Langhe, durante la guerra partigiana, Milton (quasi una controfigura di Fenoglio stesso), è un giovane studente universitario, ex ufficiale che milita nelle formazioni autonome. Eroe solitario, durante un’azione militare rivede la villa dove aveva abitato Fulvia, una ragazza che egli aveva amato e che ancora ama. Mentre visita i luoghi del suo amore, rievocandone le vicende, viene a sapere che Fulvia si è innamorata di un suo amico, Giorgio: tormentato dalla gelosia, Milton tenta di rintracciare il rivale, scoprendo che è stato catturato dai fascisti. Come scrisse Italo Calvino: «Una questione privata è costruito con la geometrica tensione d’un romanzo di follia amorosa e cavallereschi inseguimenti come l’Orlando furioso, e nello stesso tempo c’è la Resistenza proprio com’era, di dentro e di fuori, vera come mai era stata scritta, serbata per tanti anni limpidamente dalla memoria fedele, e con tutti i valori morali, tanto piú forti quanto piú impliciti, e la commozione, e la furia. Ed è un libro di paesaggi, ed è un libro di figure rapide e tutte vive, ed è un libro di parole precise e vere. Ed è un libro assurdo, misterioso, in cui ciò che si insegue, si insegue per inseguire altro, e quest’altro per inseguire altro ancora e non si arriva al vero perché».
Film: Una questione privata (2017), di Vittorio e Paolo Taviani. Con Luca Marinelli, Lorenzo Richelmy e Valentina Bellè.

Alberto Moravia
Il disprezzo | Bompiani, 2000
Pubblicato per la prima volta nel 1945, questo romanzo costituisce una tappa fondamentale del viaggio di Moravia attraverso le istituzioni borghesi e il loro scacco. Protagonista è uno scrittore di sceneggiature i cui rapporti con la moglie si illuminano e si complicano a contatto con il mondo della produzione cinematografica, della carriera e del successo. Questo libro muove da un dato positivo, un caso di fedeltà matrimoniale, per chiarirne tutta la natura di illusione, di reale sconfitta e profonda, moderna contraddizione. Come ha scitto Edoardo Sanguineti a proposito del romanzo di Moravia: “è nel ‘disprezzo’ che la problematica centrale di Moravia trova la sua summa più precisa e complessa, quasi una unitaria enciclopedia della sua varia tematica”.
Film: Il disprezzo (1963), di Jean-Luc Godard. Con Brigitte Bardot e Michel Piccoli.

Leonardo Sciascia
Il giorno della civetta | Adelphi, 2002
Di questo romanzo breve sulla mafia, apparso per la prima volta nel 1961, ha scritto Leonardo Sciascia: “… ho impiegato addirittura un anno, da un’estate all’altra, per far più corto questo racconto. Ma il risultato cui questo mio lavoro di ‘cavare’ voleva giungere era rivolto più che a dare misura, essenzialità e ritmo, al racconto, a parare le eventuali e possibili intolleranze di coloro che dalla mia rappresentazione potessero ritenersi, più o meno direttamente, colpiti. Perché in Italia, si sa, non si può scherzare né coi santi né coi fanti: e figuriamoci se, invece che scherzare, si vuole fare sul serio”.
Film: Il giorno della civetta (1968), di Damiano Damiani. Con Franco Nero e Claudia Cardinale.

Luciano Bianciardi
La vita agra | Bompiani, 2014
“La vita agra” segnò per Luciano Bianciardi il momento dell’autentico successo, un successo che non tardò a fare entrare in sofferenza un intelletto indipendente come il suo. Il romanzo, ampiamente autobiografico, vede il protagonista lasciare la provincia e con essa la moglie e il figlioletto per andare a vivere a Milano. L’intento iniziale è far saltare un grattacielo, per vendicare i minatori morti in un incidente causato dalla scarsa sicurezza sul lavoro (il riferimento è all’incidente alla miniera di Ribolla del 1954, in cui persero la vita quarantatré minatori). Ma il protagonista vive in perenne bilico fra voglia di far esplodere il sistema e desiderio di esserne riconosciuto… A cinquant’anni dalla prima pubblicazione nel 1962, “La vita agra” resta uno sguardo sulle conseguenze umane e sociali del boom economico italiano, ricco di una scrittura irrequieta, precisa, impossibile da imbrigliare.
Film: La vita agra (1964), di Carlo Lizzani. Con Ugo Tognazzi.

Carlo Emilia Gadda
Quer pasticciaccio brutto de via Merulana | Garzanti, 2011
Roma durante il fascismo. Il commissario di polizia don Ciccio Ingravallo è incaricato di svolgere un’inchiesta su un furto di gioielli avvenuto al 219 di via Merulana, una via popolare nel cuore di un vecchio quartiere. Nella casa abitano due amici del commissario: i coniugi Balducci, dai quali è solito andare a pranzo nei giorni festivi. Per lo scapolo don Ciccio Liliana Balducci è l’incarnazione della dolcezza e della purezza femminile. Un mattino, Liliana viene selvaggiamente assassinata nel suo appartamento: il furto dei gioielli e l’assassinio sono opera di una stessa persona? Da questi episodi prende il via il romanzo gaddiano, che, apparso in “Letteratura” nell’immediato dopoguerra, fu scritto a Firenze nel ricordo di un lontano soggiorno nella capitale (1926-27). Basandosi su un reale fatto di sangue, Gadda costruisce un intrigo poliziesco che gioca su un duplice registro: può essere letto, infatti, come eco del mondo e come bricolage letterario.
Film: Un maledetto imbroglio (1959), di Pietro Germi. Con Pietro Germi e Claudia Cardinale.

Giorgio Bassani
Il giardino dei Finzi-Contini | Mondadori, 1991
Pochi romanzi italiani del Novecento sono entrati così profondamente nel cuore dei lettori come “Il giardino dei Finzi-Contini”, un libro che è riuscito a unire emozioni private e storia pubblica, convogliandole verso un assoluto coinvolgimento narrativo. Un narratore senza nome ci guida fra i suoi ricordi d’infanzia, nei suoi primi incontri con i figli dei Finzi-Contini, Alberto e Micòl, suoi coetanei resi irraggiungibili da un profondo divario sociale. Ma le leggi razziali, che calano sull’Italia come un nubifragio improvviso, avvicinano i tre giovani rendendo i loro incontri, col crescere dell’età, sempre più frequenti. Teatro di questi incontri, spesso e volentieri, è il vasto, magnifico giardino di casa Finzi-Contini, un luogo che si imbeve di sogni, attese e delusioni. Il protagonista, giorno dopo giorno, si trova sempre più coinvolto in un sentimento di tenero, contrastato amore per Micòl. Ma ormai la storia sta precipitando e un destino infausto sembra aprirsi come un baratro sotto i piedi della famiglia Finzi-Contini.
Film: Il giardino dei Finzi-Contini (1970), di Vittorio De Sica. Con Lino Capolicchio e Dominique Sanda.










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