Il Gruppo nasce negli ultimi mesi del 2017 sull’onda dei festeggiamenti per i 40 anni della Coop. Musicisti Mantovani o CMM. Il feeeling esistente da tempi remoti, tra il chitarrista Giorgio “CIGNO” Signoretti e l’autore Marco Ferrari, è risbocciato con la stessa naturalezza e potenza con cui era nato ed ha travolto il fisarmonicista Ferrari Marco che ha abbracciato con competenza ed entusiasmo il progetto. Da un po’ di tempo il valente chitarrista Macio Moneta, dopo aver fatto mesi di gavetta come tecnico del suono per Les Acàdiens, è entrato a buon diritto con la sua chitarra a far parte attiva  nella creazione del suono che contraddistingue la band. I suoni sono quelli naturali degli strumenti tipici della musica Zydeco, da cui dunque il nome ACADIENS, che fanno da contenitore ai testi delle canzoni in lingua italiana, per un pubblico che abbia voglia di immergersi in un mondo di storie, di vita sociale condivisa e condivisibile. Tutto parte dal desiderio di raccontare storie e avvenimenti, conosciuti o dimenticati, perché attraverso il racconto si possa creare quell’intimità tra musicisti e ascoltatori che da sempre porta empaticamente a fondersi per sentirsi parte di una nuova identità collettiva… tribù o società che sia.

Luca Bertelli, che dopo L’amore è sempre la causa un diario di un viaggio in Spagna in solitaria in Vespa pubblicato nel 2016 sempre da Leucotea, torna a parlare di un viaggio sulle due ruote, ma questa volta con destinazione la Francia.
Un giorno, 24 ore racconta il viaggio in moto dei tre ragazzi verso Le Mans, località nota per la gara automobilistica di durata, alla quale hanno assistito. Il libro nasce principalmente dall’idea di rivivere quello che accadde diversi anni fa, durante questa avventura: non che siano accadute cose mirabolanti, ma l’evento rappresentò uno spartiacque di vita per questi giovani uomini che in quel momento affrontavano importanti scelte esistenziali. La destinazione, immaginata da qualche tempo dai tre, perderà d’importanza strada facendo,  trasformando così il “viaggio” nella meta finale. Raggiungere Le Mans sarà in realtà un alibi per partire e lasciare per un breve tempo quello che già conoscono; una vita normale, vissuta nella bassa reggiana, fatta di fallimenti, di affetti incerti e brevi gioie. Questo viaggio attraverso la Francia porterà i protagonisti a manifestare con sottile sarcasmo il proprio disagio interiore. In questo road-book romanzato che unisce realtà e immaginazione, infatti, si intrecciano le storie dei tre ragazzi, che per diversi motivi vorrebbero cambiare alcuni aspetti della loro vita. Nei dialoghi, costellati da uno humour giovanile, lo Zio, Gianmarco e Giulio parlano, inevitabilmente, anche di amore e di donne, “ingrediente” fondamentale della vita non necessariamente sempre foriero di gioie. In mezzo, tra una curva e l’altra, tanti episodi di vita vissuta tra cui la conoscenza con un originale albergatore di origine italiana e la tanto attesa gara vista dal vivo sotto una pioggia incessante, una delle tantissime emozioni vissute in questo viaggio, fatto non solo di chilometri ma soprattutto si sensazioni, che rimangono anche a tanti anni di distanza.