sabato 12 marzo 2022
Centro Culturale Zavattini, 17.00
Presentazione del libro e incontro con l’autrice
MARIANGELA MIANITI
si parlerà del suo libro
ORGANSA, il Verri, 2021
conduce l’incontro Paolo Barbaro
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ORGANSA / Mariangela Mianiti
***Vincitrice Premio Letterario Nazionale Clara Sereni
***Vincitrice XXXVII edizione del Premio Nazionale Narrativa Bergamo
Un romanzo su un piccolo paese della Bassa poco fuori Parma. Un romanzo sul dopoguerra, saldamente centrato fra gli anni Cinquanta e Sessanta, su un’Italia dove accanto alle spinte verso cambiamenti radicali sopravvivono sentimenti e gerarchie cupamente egocentriche e odiosamente oppressive. Sfruttatori e sfruttati convivono nella stessa famiglia e chi si sfianca di fatica guadagna una miseria pur essendo nella graduatoria della parentela figlia di quei genitori che sono gli sfruttatori. Lo sguardo che narra, e che impara via via a riconoscere e a misurare la qualità e la quantità delle emozioni e delle aspirazioni in gioco, è quello implacabile di una bambina fra i sei e i dodici anni che tutto annota e soprattutto controlla filtrando e passando al vaglio le prepotenze e gli assurdi cedimenti, che misura l’esattezza di quello che vede con l’esattezza di una dizione cristallina. Una dizione che sa rendere cristallino anche un dialetto ostico come il parmense e dintorni. La bambina è nell’ordine la terza generazione. Un’innocente va a frugare le profondità di un’avidità forse secolare, la scrittura che si vuole mantenere limpida mentre segna a dito la serie delle malvagità crea attese non prevedibili, e il noir aleggia sul romanzo come un incredibile interrogativo.
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«Un paese ci vuole, non fosse per il gusto di andarsene via»
Organsa (il verri, 2021) di Mariangela Mianiti, si apre con una busta piena di fotografie. In un’intervista l’autrice racconterà che l’urgenza di scrivere le è venuta proprio interrogando i dettagli di un vecchio scatto («ogni foto è un potenziale grande romanzo»):
« La busta bianca è sulla scrivania nera da ieri sera. Dentro ci sono le foto di quattro generazioni, tredici persone più la bastardina Stella pigiati in quindici centimetri per dieci. […] Evito la busta per tutta la mattina. Poi mi decido. Sfilo una a una, con lentezza, trenta stampe in bianco e nero. In mezzo a un prato e sotto un pergolato di uva fragola, che qui chiamano frambò, c’è un famiglione emiliano. […] Sullo sfondo delle foto si intravede un casone quadrato. È l’osteria dove io e i miei fratelli abbiamo vissuto, studiato e litigato per anni. Quattro irrequieti fatti in modo diverso, con caratteri diversi, sogni diversi, ma un desiderio comune: volare via.»
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Mariangela Mianiti è nata a Parma e vive fra Milano e Locarno. Ex pianista, giornalista, scrittrice. Ha vinto i premi giornalistici Cronista dell’anno nel 2003 e Maria Grazia Cutuli nel 2005.
Per DeriveApprodi ha pubblicato Una notte da entraineuse. Lavori, consumi e affetti narrati da una reporter infiltrata (2005) e La vita Viagra (2010). Nel 2011 è uscito per Sonzogno il suo primo romanzo Anche il caviale stanca, commedia sociale dalle singolari coincidenze con la serie televisiva Un’altra vita, trasmessa su Raiuno nel 2014. Attualmente scrive per il quotidiano il manifesto su cui tiene la rubrica Habemus Corpus.
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