sabato 12 ottobre 2024
Teatro Sociale “Danilo Donati” Luzzara | dalle ore 17.30
RIAPERTURA del TEATRO SOCIALE Danilo Donati di LUZZARA
Sabato 12 ottobre 2024 dalle 17.30 è in programma la cerimonia di riapertura del Teatro Sociale “Danilo Donati” di Luzzara, con interventi della Sindaca Elisabetta Sottili, di rappresentanti istituzionali della Regione Emilia-Romagna e Natalino Mingrone Presidente di ATER Fondazione.
Seguirà lo spettacolo gratuito Monologo in briciole, che riunisce brani narrativi e poetici, pensieri, pagine di diario, racconti surreali e annotazioni malinconiche di Cesare Zavattini, scelti e riuniti in chiave drammaturgica da Vittorio Franceschi. Al termine un piccolo rinfresco.
Il Teatro era stato chiuso circa un anno fa per consentire lavori di riqualificazione, finanziati per complessivi 305.000 euro dalla Regione Emilia-Romagna, da contributi della Fondazione Manodori e con risorse dell’Ente, che consentiranno l’aumento della capienza dello stesso con la riapertura al pubblico dei palchi superiori, grazie a lavori di consolidamento, messa in sicurezza, completamento dell’impianto di riscaldamento e illuminazione nonché dei presidi di rilevazione antincendio.
Il Teatro Sociale di Luzzara è oggi tra i 59 teatri che in Emilia-Romagna si possono fregiare del riconoscimento di Monumento Nazionale: un riconoscimento che rappresenta anche una importante opportunità per garantire maggiore tutela e valorizzazione e per offrire nuove opportunità di promozione e sviluppo turistico a favore del territorio.
“Come comunità – commenta la sindaca Elisabetta Sottili – siamo orgogliosi anche del fatto che il nostro Teatro, che è stato intitolato a Danilo Donati, artista poliedrico, luzzarese d’origine e Premio Oscar, ha recentemente ospitato alcune riprese del film tv Rai “Giovannino Guareschi – Non muoio neanche se mi ammazzano”- prodotto da Anele in collaborazione con Rai Fiction, con il sostegno di Emilia-Romagna Film Commission -, confermandosi un piccolo gioiello architettonico e un luogo della cultura apprezzato anche fuori dal nostro territorio”.
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RIAPERTURA del TEATRO SOCIALE Danilo Donati di LUZZARA
Interventi
Elisabetta Sottili, Sindaca di Luzzara
Rappresentanti istituzionali della Regione Emilia-Romagna
Natalino Mingrone, Presidente di ATER Fondazione
a seguire
MONOLOGO IN BRICIOLE
testi di Cesare Zavattini
drammaturgia, interpretazione e regia di Vittorio Franceschi
Monologo in briciole riunisce brani narrativi e poetici, pensieri, pagine di diario, raccontini surreali e annotazioni malinconiche, tratti dalla sua opera smisurata, magmatica, irregolare, provocatoria e tenera, scelti e riuniti in chiave drammaturgica da Vittorio Franceschi.
Il “pianeta Zavattini” cala così in uno spazio a lui congeniale: il palcoscenico. La sua produzione, apparentemente frammentaria, è in realtà il “diario di viaggio” lucido e coerente di un trasgressore, di un poeta sottile (e civile) che ci costringe a riflettere e talvolta ad aver paura di noi stessi. Uomini e donne, vecchi e bambini, un cagnolino scomparso, una mosca impigliata in una tela di ragno (come noi?), Dio, la luna, il Tempo, un ritmo. Al centro del suo raccontare c’è l’uomo, sempre visto come protagonista positivo dell’avventura affascinante e misteriosa, dolorosa e dolcissima, della vita.
ingresso gratuito
un incontro promosso da
Comune di Luzzara | Fondazione Un Paese
con il contributo di
Regione Emilia-Romagna | Fondazione Manodori
con il patrocinio di
Unione dei Comuni Bassa Reggiana
partner istituzionali
SABAR
main partner
Kion group | Simol
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Teatro Sociale “Danilo Donati” Luzzara
Piazza Tedeschi 6
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LA STORIA
Iniziato nel 1813, i lavori per la costruzione del Teatro vennero presto interrotti, per essere ripresi nel 1821. Ma il nuovo teatro non piacque e si cercò di venderlo per costruirne uno nuovo in migliore posizione; non trovando un acquirente, nel 1845 si decise poi di farvi nuovi lavori e nel 1852 (il 2 ottobre) finalmente il Teatro Sociale di Luzzara inaugurava con l’opera I Capuleti ed i Montecchi di Vincenzo Bellini.
Durante il corso degli anni vennero effettuati parecchi lavori di sistemazione e riparazione per ottemperare alle richieste in materia di sicurezza della Commissione di vigilanza sui teatri e pubblici spettacoli. Occupato durante la guerra, all’indomani della Liberazione divenne camera ardente per i partigiani luzzaresi. Dopo una breve stagione in cui si realizzarono unicamente feste di carnevale e di capodanno, venne poi venduto a privati nell’immediato dopoguerra e trasformato in magazzino. Negli anni ’70, come testimoniano le fotografie di Gianni Berengo Gardin realizzate per Un paese vent’anni dopo, fu persino adibito ad autorimessa. Successivamente l’edificio venne riacquisito dall’Amministrazione Comunale che nel 1988 dava inizio ai lavori di restauro, interrotti poco tempo dopo per mancanza di fondi.
L’idea di recuperare la struttura è ripartita successivamente con un progetto “dal basso”, nel 2013, grazie a un gruppo di volontari, coordinati da Fondazione Un Paese e in accordo con l’Amministrazione Comunale, che hanno ripulito lo spazio, sistemato intonaci e infissi, realizzato un pavimento in legno, tinteggiato le pareti. Il 18 maggio 2013, il Teatro Sociale di Luzzara ha potuto riaprire le porte per mostrarsi alla cittadinanza. I volontari hanno continuato a svolgere piccole manutenzioni e animato alcune iniziative di sensibilizzazione sul progetto di recupero.
Interventi strutturali sono stati poi resi possibili grazie ai fondi Regionali ottenuti dal Comune dopo il sisma del 2012, che aveva seriamente lesionato la copertura, e a contributi di un bando della Fondazione Manodori.
Primo grande obiettivo: restituire alla vista dei luzzaresi un luogo importante della loro storia e della loro identità culturale. Già nel maggio 2013 Il Teatro Sociale di Luzzara ha riaperto le porte mostrandosi dopo anni di oblio. Un primo passo era già stato fatto, accolto con entusiasmo dalle tantissime persone che si sono avvicinate e che hanno sostenuto i volontari nelle prime fasi di lavoro.
Come ricorda Simone Terzi, Direttore di Fondazione Un Paese e coordinatore del progetto: “La strada era peraltro già segnata, illuminata da quel faro che è la splendida realtà del cantiere aperto inventato dai ragazzi del Teatro Sociale di Gualtieri, un’esperienza di recupero collettivo di un bene comune. Recuperare il Teatro per restituirlo ad un territorio, ad una comunità, al paese, è diventata allora un’azione fortemente civile e sociale. E farlo con la complicità e la partecipazione attiva della cittadinanza era l’unico antidoto alla scomparsa del Teatro stesso. Qui stava la scommessa”. E le idee non mancano: attraverso letture, musica, dibattiti, mostre, visite guidate e piccole performances cercheremo di mantenere alta l’attenzione su questo spazio da recuperare.
Il Teatro Sociale è stato riaperto con una cerimonia ufficiale il 6 ottobre 2018 e intitolato a Danilo Donati, costumista, scenografo, artista poliedrico, luzzarese d’origine e Premio Oscar.
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Fondazione Un Paese
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