Terzo appuntamento della rassegna
INCONTRI CON I FOTOGRAFI
LUZZARA | la fotografia
marzo / maggio 2018
giovedì 31 maggio 2018 | Centro Culturale Zavattini, ore 20.45
Incontro con LUANA RIGOLLI
Luana Rigolli vive e lavora tra l’Emilia e la Lombardia, classe ‘83. La formazione scientifica e gli studi in Ingegneria civile la portano a prediligere soggetti di architettura e d’interazione dell’uomo con il paesaggio. Fa parte del Collettivo DiecixDieci di Gonzaga (MN), con cui dal 2015 organizza l’omonimo Festival di Fotografia Contemporanea. Nel 2017 frequenta il Corso di Fotogiornalismo presso la Fondazione Studio Marangoni di Firenze, docenti Collettivo Terraproject. Sempre nel 2017 è stata selezionata per la Campagna fotografica “Etnografia delle società complesse – Il caso dell’Unione Rubicone e mare” organizzata dall’ “Associazione Cultura e Immagine” di Savignano sul Rubicone e a cura di Aniello Barone Nel 2015 é stata selezionata per partecipare alla residenza d’artista con il fotografo di Magnum Photos Harry Gruyaert, organizzata dalla Regione Piemonte in collaborazione con CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia e Leica Akademie Italy.
IN AQUA SALUS Gli antichi romani conoscevano già le ottime acque salsobromoiodiche presenti nel sottosuolo di Salsomaggiore, ma solo nel 1839 il medico Lorenzo Berzieri ne attestò le proprietà curative: fu l’inizio di un grande successo, basato sul nuovo turismo termale, inedito per un piccolo paese adagiato sulle colline parmigiane. Durante gli anni Venti “Salso” divenne una destinazione obbligata per l’alta società e la media borghesia del Centro-Nord, ma fu nel dopoguerra che il paese conobbe il periodo di maggior benessere: grazie al generoso sostegno del sistema sanitario nazionale, che pagava le cure termali, nacquero nuove strutture termali e numerosissimi alberghi. Si creò un indotto basato sul turismo che in alcuni periodi dell’anno non riusciva nemmeno a far fronte al grande afflusso di clienti, spingendo i cittadini ad affittare persino il garage per poter dare un posto letto ai clienti delle terme. Di quel periodo rimangono a Salsomaggiore architetture importanti come le Terme Berzieri, il Grand Hotel – ora Palazzo dei Congressi-, la stazione ferroviaria costruita su riproduzione di Milano Centrale, il Poggio Diana, le Terme Zoja, la piscina comunale termale e vari hotel extra lusso. Il paese coronò la sua fama nazionale con le numerose edizioni di Miss Italia.
Tuttavia a partire dagli ultimi anni Novanta la crisi del settore termale riportò Salsomaggiore su un diverso livello, trasformandolo repentinamente da luogo rinomato di villeggiatura a normale paese di provincia. Questo nuovo corso obbliga il luogo ed i suoi abitanti a fare i conti con l’eredità del passato, visibile nelle belle architetture in trascurato disuso, e con un grande senso di nostalgia che si riscontra in tutti i racconti di coloro che hanno vissuto quell’epoca d’oro.
LINOSA Linosa e un’isola di appena 5,5 km quadrati, a 160 km dalla costa della Sicilia e a 145 km dalla costa della Tunisia. Si raggiunge solo via mare da Porto Empedocle, da cui dista circa 6 ore di traghetto; in alternativa si raggiunge da Lampedusa, dove bisogna fare scalo per proseguire con 2 ore di traghetto. Senza dubbio posso definire Linosa “l’isola piu isolata d’Italia”. Da quando la frequento mi sono accorta che gli abitanti piu giovani vivono la loro comunita con un continuo sdoppiamento: da un lato la necessita di trasferirsi altrove per mettere in pratica le ambizioni anche piu banali, dall’altro la volonta di rimanervi, per mantenere amori, famiglia, vita privata. Un conflitto che non riguarda alcun altro abitante della Penisola: chi altro e costretto a seguire le lezioni via Skype, perché l’istruzione si ferma alla scuola media? I ragazzi si trasferiscono in Sicilia e tornano dalla famiglia per Natale, in un perenne Erasmus involontario. Inoltre l’isola rischia lo spopolamento, a causa delle poche nascite e dell’abbandono da parte dei piu giovani. Si stima che tra 30 anni sull’isola rimarranno solo 50 abitanti, a fronte dei 400 attuali.
Al di la dei giovani, la condizione di isolamento si accentua anno dopo anno e impatta su tutta l’economia dell’isola. Da quando lo scalo vecchio e stato giudicato non idoneo all’attracco, infatti, i traghetti devono entrare nello scalo di Pozzolana, impossibile da raggiungere quando il mare e agitato, tipicamente da ottobre a marzo. Per questo motivo ha chiuso l’ultima struttura alberghiera: nessun tour operator rischiera di lasciare a terra un turista per 10 giorni, in balia delle condizioni del mare, nonostante un clima mite tutto l’anno ideale per il turismo nordeuropeo.
La conseguenza e che tutti, e in particolare i giovani, vivono in attesa dei tre mesi estivi. Solo allora arriveranno i turisti; solo allora le navi porteranno regolarmente viveri, medicinali, raccoglieranno i rifiuti, la posta… solo allora l’isola tornera ad esistere per l’Italia. Almeno fino a settembre.
sito www.luanarigolli.it
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Centro Culturale Zavattini e Fondazione Un Paese
presentano la rassegna
INCONTRI CON I FOTOGRAFI
LUZZARA | la fotografia
marzo / maggio 2018
in collaborazione con Collettivo CF35 Luzzara
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per informazioni
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