VINCITORI
e Risultati del Concorso per racconti
IMMAGINARI, STORIE E ANEDDOTI DELLA BASSA
Un Teatro Sociale esaurito in ogni ordine di posti ha ospitato la conclusione del primo Concorso per racconti brevi IMMAGINARI, STORIE E ANEDDOTI DELLA BASSA.
98 racconti arrivati in poco più di due mesi, 73 i selezionati dalla Giuria, che ha rimarcato la qualità delle opere arrivate. Alla fine, tre i vincitori proclamati e 5 le segnalazioni.
Nel giorno del trentesimo anniversario dall’ultimo “trasloco” di Cesare Zavattini, indimenticabile scrittore, artista, poeta, è stato del tutto naturale iniziare dalle sue parole che, in un Teatro che si è fatto d’improvviso buio e attento, hanno risuonato vive come allora, quel lontano 1967 in cui in un girato dal cimitero di Luzzara, immprovvisava da par suo una personalissima visione del trapasso e la possibilità di un poetico, toccante incontro con il padre.
Spazio poi al Sindaco di Luzzara Andrea Costa che ha introdotto l’evento insieme a GIANNI MURA che con un sentito ricordo di Zavattini, ha subito portato il pubblico nel vero spirito dell’iniziativa, richiamando la partecipazione, l’attenzione all’uomo, il coraggio dell’oggi che sempre hanno animato Za.
E finalmente la parola ad un ispiratissimo VITO, altro innamorato di Zavattini che ha letto i 10 racconti selezionati dalla Giuria, accompagnato dalla fisarmonica di Lorenzo Munari; alle sue spalle il montaggio video creato per l’occasione da Piergiorgio Casotti sui disegni di Silvia Castagnoli di Studio Caucaso, che insieme ad Erika Profumieri ha realizzato tutta la grafica del trentennale.
Un ringraziamento speciale a tutti i partecipanti, al pubblico che ieri ha contribuito a creare un’atmosfera speciale e a tutti coloro che hanno lavorato all’organizzazione di un evento, è il caso di dirlo, davvero straordinario. Ci apriamo ad angolo piatto per abbracciarvi tutti! E grazie a Cesare Zavattini, che è ancora qui, ci parla del presente e suggerisce il futuro.
Evviva!
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I RISULTATI
I dieci racconti finalisti, letti da Vito
I primi tre CLASSIFICATI voto del pubblico:
1. IL CIELO SOPRA FABBRICO di Adriana Malavolta, primo ex aequo con 36 voti;
2. BITOLS di Carlo Favella, primo ex aequo con 36 voti;
3. BASSA MAREA di Giacomo Giovanardi, con 26 voti;
COSTITUZIONE DELLA BASSA PADANA di Alessio Paini, con 22 voti
L’ISPEZIONE di Elena Bosi, con 21 voti
PERDERSI di Arturo Bertoldi, con 16 voti
LA BARACCHINA DELLE GRANITE Maria Lena Bonazzi, con 15 voti
ZAMPE DI LEPRE di Andrea Moretti, con 10 voti
DI MADRI, DI FAME E DI SANGUE di Katia Durazzi, con 8 voti
VOLEVA TELEFONARE A DIO di Domingo Davoli, con 5 voti
LEGGI I RACCONTI FINALISTI
L’ispezione | Di madri, di fame e di sangue / Bitols (dialetto) | Bitols (italiano) / Bassa marea
Il cielo sopra Fabbrico / Zampe di lepre | Costituzione della bassa padana / Voleva telefonare a Dio
La baracchina delle granite / Perdersi
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I cinque racconti segnalati dalla Giuria con una menzione per la loro qualità
SILURATI di Giulia Morelli
8 PAROLE di Valerio Bonaretti
LO STARNUTO di Francesco Cepelli
FIORI BIANCHI, FAZZOLETTI ROSSI di Lorenzo Franchini
A TE’ CAPI’ TOT! di Maddalena Montecchi
leggi i cinque racconti menzionati dalla Giuria
Giuria
Andrea Costa Sindaco di Luzzara
Stefano Bicocchi, in arte VITO, attore
Emilia Garuti scrittrice
Gianni Mura giornalista e scrittore
Simone Terzi Responsabile di Fondazione Un Paese
fotografia di Mattia Freddi, Vito in bicicletta a Luzzara, 10 luglio 2019
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domenica 13 ottobre
Anniversario della scomparsa di Cesare Zavattini 13 10 1989
Teatro Sociale Luzzara, ore 16.30
Presentazione del Concorso per racconti
IMMAGINARI, STORIE E ANEDDOTI DELLA BASSA
Omaggio a Cesare Zavattini
scarica la locandina
Apertura di GIANNI MURA e ANDREA COSTA, Sindaco di Luzzara
legge i racconti selezionati VITO
fisarmonica LORENZO MUNARI
montaggio video PIERGIORGIO CASOTTI
a conclusione della serata Premiazioni
ingresso gratuito fino esaurimento dei posti disponibili
leggi la notizia
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PASSAGGI A LIVELLO
azioni di cultura a trent’anni dalla (non) morte di Cesare Zavattini
LUZZARA settembre / novembre 2019
Eventi e iniziative curate da Fondazione Un Paese che si svolgeranno tra Centro Culturale Zavattini, Teatro Sociale Luzzara “Danilo Donati”, Spazio Goccia e Spazio Corriera, organizzate per il trentennale della scomparsa di Cesare Zavattini
scarica la locandina
“Un luogo dove andare per chiudere? Non lo so, magari a Bergamo. Ho studiato a Bergamo otto anni e ho trascorso un’infanzia stupenda. Oppure a Parma dove ho cominciato a scrivere. Non so… per esempio al cimitero del mio paese.
Noi a Luzzara, tutti, ci siamo tanto familiarizzati con questo posto. Non è mica un posto che richiama dei pensieri tristi, ci veniamo con molta naturalezza e io che sto assente molto tempo, per esempio quando torno, vengo qui e siccome ci sono tutte le fotografie, vedo queste fotografie di quelli che sono morti, per esempio durante l’anno, e io qualcuno pensavo che fosse in piazza invece e invece è qui. Perché? Perché ci si forma delle volte l’idea nella testa che la morte sia semplicemente un trasloco, cioè siamo mandati in luoghi lontani, diversi, ai quali non ci si pensa…
Quando viaggi, per esempio passi davanti a un passaggio a livello, così, rapidamente e di colpo dici: Antonio, Giulio… non so, un nome… dici: ma quello è lui! Ed è uno che è morto invece; allora ti viene il pensiero per un attimo – tu l’hai guardato, lui ha sostenuto il tuo sguardo con una tale tranquillità che dici: non può essere, non può essere… Ma poi dopo ci ripensi e il fatto che lui ha sostenuto con tale calma il tuo sguardo, sembra che solo una forza soprannaturale gli possa dare questa capacità di resistere all’incontro con lo sguardo e ti fai l’idea cioè che non si muore nel senso che si crede ma si è dislocati, traslocati in tanti posti diversi con questo obbligo di non farsi riconoscere, diciamo così, dalle persone care…
E delle volte mi viene in mente, dico, ma… può darsi che magari improvvisamente… una volta magari a Bressanone… o in un posto qualsiasi, ti incontri con tuo padre il quale rompe il patto – diciamo così – per uno slancio incontenibile magari di affetto e si siede lì davanti a te in un caffè dove stavi lì quieto, senza pensare a questa straordinaria possibilità. Lui – mio padre – coi suoi quarantotto anni di quando è morto e ci aveva i capelli neri, e io coi miei sessantaquattro… e pelato.
E stiamo lì di fronte. Io penso che se un caso simile si verificasse, non sapremmo neanche che cosa dirci, cioè sono tante e tante le cose che non sapremmo neanche da che parte cominciare e lui dopo i pochi minuti strappati a questo patto magari se ne va, senza che ci siamo detti neanche una parola…”
Cesare Zavattini
tratto dal documentario Un’ora con Cesare Zavattini di Fabio Carpi | 1967, 60’, b/n | Archivio AAMOD, Roma
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// NOTIZIE COLLEGATE //
> vedi la programmazione di ARGINI. SENZA CONFINI al Teatro Sociale di Luzzara
> vedi tutta la programmazione al Teatro Sociale di Luzzara
> vedi il PROGRAMMA GENERALE – settembre/dicembre 2019 – di eventi e iniziative curato da Fondazione Un Paese che si svolgeranno tra
Centro Culturale Zavattini, Teatro Sociale Luzzara “Danilo Donati”, Spazio Goccia e Spazio Corriera
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per informazioni
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